Aggiornamento: l’evento, inizialmente programmato per il 5-6 marzo, e poi rimandato al 7-8 aprile 2020, è stato ulteriormente rimandato a data da definirsi. Il sito ufficiale dell’evento, https://www.greensymposium.it/, informa che le nuove date verranno comunicate solo al termine dell’emergenza Covid-19.
Rimandato a data da definire Green Symposium 2020, due giorni di seminari, tavoli tecnici e incontri promossi da Ricicla.tv in collaborazione con il board tecnico scientifico di Ecomondo.
Presso la Stazione Marittima di Napoli i protagonisti del mondo della green economy potranno dialogare e mettere insieme le idee per allineare il potenziale economico, tecnologico e umano del Sud alle esigenze delle future sfide europee e globali in tema di sviluppo sostenibile.
I lavori vedranno la partecipazione del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa e la proposta di candidatura della città di Napoli come capitale del Mediterraneo per l’economia circolare.
L’agorà del Symposium ospiterà i desk informativi delle Associazioni di categoria e delle Istituzioni, e sarà aperta stakeholder di settore e amministratori locali, ma anche a cittadini e delegazioni di studenti. Le sale Dione e la sala elettra Elettra, con una capienza complessiva di 280 posti a sedere, ospiteranno invece i quattro seminari tematici su ricerca e innovazione, fondi europei, riciclo e carenze impiantistiche e bonifiche.
Nelle 3 sale Ulisse e nella sala Urania, che possono ospitare da un minimo di 30 ad un massimo di 50 persone, le associazioni di categoria daranno vita a dodici tavoli tecnici, aperti alle imprese di settore e dedicati ai principali temi del dibattito green in Italia: dall’end of waste alla tracciabilità, dalle energie rinnovabili alla gestione sostenibile del territorio.
«Sentiamo continuamente ripetere che l’Italia è un Paese a due velocità – ha detto Monica D’Ambrosio, direttore di Ricicla.tv – noi invece cercheremo di far viaggiare il Sud alla stessa velocità del Nord. Da Napoli può e deve partire quella accelerata necessaria a far sì che l’Italia tutta diventi leader in Europa per apparato burocratico, normativo, per tecnologia, ricerca e innovazione. Ma soprattutto per il modello di smart cities che sarà in grado di candidare in tutto il continente».