L’Arpa Campania si organizza per acquisire nuovi sensori e centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria nelle città della regione, per la misurazione delle emissioni responsabili di cattivi odori e per il monitoraggio della qualità delle acque sotterranee. È uno degli obiettivi di un finanziamento di circa tre milioni di euro concesso lo scorso ottobre dalla Giunta regionale, che l’Agenzia ha reso operativo con una delibera commissariale approvata lo scorso 12 febbraio. Grazie a questo finanziamento, l’Agenzia torna ad avvalersi di fondi del Piano operativo regionale (Por) in gran parte finanziato dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr), dopo anni in cui l’Ente non ha fatto ricorso a questo tipo di risorse.
«Dobbiamo questo risultato alla proficua sinergia tra Agenzia ed esecutivo regionale, che ringrazio per il supporto offerto», commenta il commissario straordinario Arpac Stefano Sorvino. «Per lungo tempo il nostro Ente non ha avuto accesso a fondi Por. Al di là dell’entità dell’importo assegnato all’Agenzia, è significativo che si colmi questa lacuna in una fase storica in cui all’Arpa Campania vengono rivolte richieste sempre più pressanti da molteplici soggetti istituzionali, richieste a cui non sempre corrispondono risorse adeguate».
Gli obiettivi
Arpac ha ottenuto le risorse Por presentando tre progetti sullo sviluppo di sistemi digitali. Uno dei progetti è dedicato allo sviluppo di un sistema “smart” per acquisire, mediante nuovi sensori e centraline, dati sulla qualità dell’aria, sulle emissioni odorigene e sulla qualità delle acque sotterranee, e per diffonderli tempestivamente, con tecnologie digitali, ai cittadini e ai soggetti interessati. Altro obiettivo dei progetti ammessi a finanziamento, lo sviluppo di servizi di “e-government” per trasmettere in tempo reale agli enti competenti i dati di sopralluoghi e campionamenti. Infine, l’Agenzia punta a sviluppare sistemi di elaborazione dei dati climatici, rendendo più efficiente il sistema di rilevazione già operativo.