Sono stati pubblicati sul sito dell’Osservatorio regionale sulla gestione dei rifiuti i dati 2020 sulla produzione di rifiuti urbani in Campania, con le percentuali di raccolta differenziata raggiunte da ciascuno dei 550 comuni della regione lo scorso anno.
Elaborati con il contributo della Sezione regionale del Catasto rifiuti di Arpa Campania, incardinata nella Direzione tecnica dell’Agenzia, gli ultimi dati certificano un ulteriore incremento della raccolta differenziata regionale che passa dal 52,8% del 2019 al 54,16% del 2020 confermando una tendenza storica ampiamente positiva (dieci anni fa, nel 2010, la regione si attestava sul 32,7%).
Il Sannio continua a risultare il territorio più virtuoso con il 73,49% di raccolta differenziata raggiunto a Benevento e provincia, seguito dalle province di Salerno (65,74%) e di Avellino (64,42%). Tra i capoluoghi di provincia il comune di Avellino mantiene il primato con il 70,44% di raccolta differenziata, seguono Benevento con il 66.16%, Salerno con il 59,76%, Caserta con il 51,75% e Napoli con il 34,45%. Tra i comuni con una popolazione superiore a 20mila abitanti spiccano le percentuali del comune di Ottaviano, in provincia di Napoli, che raggiunge una quota di raccolta differenziata del 91,62%, del comune di Marcianise (Caserta) con l’81,40%, di Nocera Superiore (Salerno) con l’81,12%, di Vico Equense (Napoli) con l’80,14% e di Bacoli (Napoli) con il 79,41%.
“I primi dati ufficiali del 2020 – spiega il direttore generale Arpac Stefano Sorvino – fotografano un quadro decisamente positivo evidenziando il consolidamento della quota di raccolta differenziata in Campania con più di 300 comuni che hanno superato la percentuale del 65%. Se osserviamo la più ampia tendenza storica, i dati dell’ultimo decennio indicano progressi notevoli, e del resto la raccolta differenziata continua ad avere il segno più anche negli ultimissimi anni. Si registra, certo, un rallentamento della crescita negli ultimi report, in parte fisiologico, e dovuto anche alla complessa gestione di realtà urbane di grandi dimensioni, tra queste il capoluogo di regione. Questi dati, non dimentichiamolo, sono il frutto dell’impegno di milioni di cittadini campani, degli enti locali e dei tanti attori imprenditoriali coinvolti nella filiera della raccolta e gestione dei rifiuti urbani. Se ci soffermiamo sull’aspetto della conoscenza statistica di questo delicato settore, la Campania è stata nel 2017 la prima regione del Sud Italia ad utilizzare la piattaforma Orso per il tracciamento dei flussi dei rifiuti. L’Agenzia ambientale, oltre ad avere ogni anno un ruolo determinante nell’elaborazione dei dati sulla gestione dei rifiuti urbani, ha guidato i comuni campani, sin dal primo momento, nell’utilizzo di questo applicativo fondamentale”.