L’anno che si è appena concluso ha segnato il record della temperatura media annua più elevata, da quando si effettuano misurazioni, per alcune località del Friuli Venezia Giulia, tra cui Trieste, mentre in molte zone della pianura resiste, per pochi decimi, il primato del 2014.
In particolare, osservando la mappa dei record di temperatura (figura 1), si nota che il 2018 è risultato in genere il più caldo sulla fascia orientale della regione, mentre sulle zone sud-occidentali resiste ancora il primato del 2014. Si conferma comunque la tendenza all’aumento delle temperature medie annue, particolarmente marcato negli ultimi anni (figura 2).
Se andiamo ad analizzare le temperature medie mensili nelle località di pianura (figura 3), quasi tutti i mesi del 2018 sono stati più caldi della norma: solo febbraio e marzo hanno fatto registrare una temperatura media mensile più bassa del solito mentre dicembre è stato l’unico mese sostanzialmente allineato alla media climatica del periodo 1991-2018.
Anche nelle valli alpine, a seconda della località, il record della temperatura annuale più alta spetta ora al 2014, ora al 2018, mentre in quota(oltre i 1500 m) la temperatura media annuale più alta si è registrata nel 2015.
La temperatura media del mare rilevata nel 2018 eguaglia il record del 2014.
L’anomalia di temperatura che ha caratterizzato il 2018 della nostra regione è in linea con la maggior parte dell’Europa, per cui quest’anno è stato l’anno più caldo mai registrato, soprattutto nei paesi d’oltralpe, come Svizzera e Germania, dove l’anomalia è stata eccezionale (almeno 2 °C oltre la norma).
Riguardo alle precipitazioni registrate nel 2018, se consideriamo i cumulati annuali di pioggia e le anomalie (figura 4) spicca immediatamente l’anomalia negativa, ossia la poca pioggia caduta rispetto alla norma, per quanto riguarda pianura e costa. Si sono invece registrate precipitazioni superiori al normale, anche del 20%, su Alpi e Prealpi Carniche, a causa dell’evento meteorologico estremo di fine ottobre.
Guardando la serie dei dati di pioggia annuale registrati in più di un secolo (figura 5), notiamo come il 2018 sia stato un anno tra i più secchi per quanto riguarda pianura e costa.
Nel concludere questa breve sintesi meteo-climatica del 2018, non possiamo non ricordare l’evento meteo estremo che si è verificato a fine ottobre (figura 6) e che ha fatto registrare valori particolarmente elevati di pioggia su Alpi e Prealpi Carniche (fino a 850 mm in 72 ore) e soprattutto di velocità del vento, con raffiche che hanno raggiunto i 200 km/h sulle Prealpi Carniche: un evento che sicuramente rimarrà tra i più rilevanti nelle analisi meteo-climatiche del Friuli Venezia Giulia e che resterà impresso nella memoria di tutti.
Non c’è niente di più attuale sulla piovosità?in millimetri 2020 2021 2022 nelle varie zone della regione.Grazie