Nelle acque del Golfo di Trieste sono iniziate le uscite in mare per l’effettuazione dei monitoraggi marini da parte degli studenti dell’istituto I.S.I.S. Nautico “Tomaso di Savoia Duca di Genova – L. Galvani” di Trieste, organizzate in collaborazione con l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Friuli Venezia Giulia-Arpa FVG. Il progetto è stato presentato la scorsa settimana a Trieste nella sede della Lega Navale, ente che fornisce all’Istituto nautico le imbarcazioni per le uscite in mare, alla presenza dell’Assessore regionale alla difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro, del Preside del I.S.I.S. Nautico “Tomaso di Savoia Duca di Genova-L. Galvani”, Francesco Fazari, e del Direttore Generale di Arpa FVG, Anna Lutman.
Il progetto nasce dalla volontà dell’Arpa FVG e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia di promuovere la cultura della sostenibilità e della tutela dell’ambiente marino tra i giovani studenti dell’istituto nautico, trasmettendo loro una visione del mare non solo come “strumento di navigazione” ma anche come risorsa da preservare nel tempo per le future generazioni. L’obbiettivo è aumentare la consapevolezza tra gli studenti, futuri fruitori del mare, di quanto le pressioni sulle risorse marine e la domanda di servizi ecosistemici siano spesso troppo elevate e di come ciascuno di loro potrà agire a tutela e salvaguardia dell’habitat marino.
Durante le uscite in mare gli studenti avranno l’opportunità di monitorare i parametri fisici dell’acqua lungo una rotta prestabilita, denominata “transetto”, e confrontarli con i dati stimati dai modelli ambientali implementati da Arpa FVG, oltre che con i dati rilevati dalla rete RADAR-HF del golfo di Trieste. Lungo questo transetto gli studenti potranno, inoltre, monitorare, mediante una procedura denominata visual census, due descrittori della Strategia Marina (Direttiva 2008/56/CE – Art. 11, D.lgs. 190/2010). La Strategia Marina, infatti, pone come obbiettivo agli stati membri dell’Unione europea di raggiungere il buono stato ambientale (Good Environmental Status-GES) per le proprie acque marine, rappresentandolo attraverso undici descrittori qualitativi. Gli studenti inoltre si cimenteranno nell’attuare i criteri, le norme metodologiche e i protocolli delineati per rilevare correttamente i descrittori richiesti.
Nel dettaglio verranno censiti gli organismi gelatinosi (descrittore 1 “biodiversità”) e i rifiuti marini galleggianti (descrittore 10 “rifiuti marini”). L’indagine di questi due descrittori verrà condotta tramite osservazioni da bordo barca, finalizzate a identificare e conteggiare gli esemplari gelatinosi e rifiuti galleggianti avvistati (visual census), registrandone le coordinate geografiche. Gli osservatori, disponendosi ai lati dell’imbarcazione e orientati verso prua, annoteranno ogni avvistamento sull’apposita scheda di campionamento. Gli studenti potranno, infine, eseguire delle elaborazioni dei dati raccolti e confrontarli con i dati ottenuti dal monitoraggio istituzionale effettuato dai tecnici di Arpa FVG.
Inoltre verrà proposto agli studenti di monitorare la presenza di mucillagini nel Golfo di Trieste, vista l’abbondante proliferazione di questi aggregati nella scorsa stagione estiva. I dati raccolti potranno servire a studiare l’eventuale correlazione tra la presenza delle mucillagini e particolari condizioni meteoclimatiche.
Le uscite in mare programmate si protrarranno fino al mese di ottobre e termineranno nella settimana della Barcolana. Uno degli obbiettivi trasversali del progetto è infatti verificare il rapporto tra l’impatto legato al turismo sportivo e la presenza di rifiuti in mare. Quello che ci si auspica è che l’educazione alla cultura della sostenibilità ambientale possa contrastare l’aumento delle pressioni legate all’elevato numero di imbarcazioni nel golfo durante la manifestazione sportiva.