Arpa FVG ha predisposto una relazione che descrive l’andamento sul Friuli Venezia Giulia dei macro e microinquinanti per i quali è stato definito un limite in aria ambiente. Alla relazione sono state allegate anche delle specifiche infografiche per agevolare la diffusione delle informazioni.
A seguito della pubblicazione della relazione annuale vengono anche resi disponibili in modalità aperta i dati primari raccolti dalla rete di monitoraggio della qualità dell’aria che, uniti a quelli già messi a disposizione, costituiscono un patrimonio di 15 anni ininterrotti di monitoraggio del “clima chimico”sopra la nostra regione.
Nella relazione 2019, in più rispetto agli anni precedenti, è anche stata inserita la riclassificazione delle zone nelle quali la nostra Regione è stata divisa ai fini della gestione della qualità dell’aria (Montagna, Pianura, Triestina). Questa riclassificazione, effettuata ogni 5 anni, serve a mettere in luce le variazioni sistematiche e strutturali nella qualità dell’aria. L’esito di questa riclassificazione è stato molto positivo, in quanto ha messo in luce, al netto della variabilità meteorologica, la sistematica diminuzione nella presenza degli ossidi di azoto e, in particolare per la zona triestina, del benzene. Restano ancora delle problematicità legate all’ozono e alle polveri, ma solo per uno dei tre indicatori previsto dalla normativa (i superamenti giornalieri), fortemente dipendente dal meteo, che in alcuni anni non viene rispettato nella bassa pianura e nel pordenonese.