La COVID-19 sta purtroppo avendo un pesante impatto sul tessuto sociale ed economico del nostro Paese. Anche il Laboratorio di Arpa FVG si è trovato costretto a dovere ridurre e riconfigurare la propria operatività, per ottemperare alle disposizioni normative emanate in risposta all’emergenza sanitaria.
Diverse attività sono comunque continuate nel laboratorio, sia per proseguire analisi di particolare rilevanza, sia per garantire la manutenzione a strumentazione scientifica molto sofisticata, che non può essere spenta, pena l’impossibilità di riprendere l’attività analitica in tempi rapidi, qualora un’emergenza ambientale lo richieda.
Per garantire l’applicazione dei rigidi protocolli di distanziamento sociale, l’attività degli operatori è stata articolata su diversi turni, che prevedono anche l’alternanza del lavoro in presenza con quello in “smart working”.
La temporanea diminuzione dell’operatività analitica ha fornito un’utile occasione per concentrare l’attività del personale sul proseguimento del percorso verso l’accreditamento totale delle analisi effettuate. La sistemazione di tutta la parte documentale dei metodi di prova, il riesame dei metodi già accreditati e la stesura di tutti i documenti per i nuovi accreditamenti, sono infatti attività che possono essere effettuate tramite lavoro agile, non richiedendo la presenza fisica degli operatori nel laboratorio.
Arpa Fvg ha inoltre attivato, in sinergia con altri enti regionali, diverse attività specificamente studiate per rispondere all’emergenza sanitaria legata alla COVID-19, che coinvolgono direttamente il Laboratorio. A supporto alla Protezione Civile è stata avviata la produzione di una soluzione igienizzante, mentre in collaborazione con l’Università degli Studi di Udine è stato attivato un nuovo servizio per la verifica funzionale dei materiali destinati alla produzione di mascherine protettive, il cui utilizzo è fondamentale per fronteggiare l’emergenza epidemiologica.
Quest’ultima iniziativa è particolarmente significativa, perché risponde alle esigenze delle aziende locali di riconfigurare in tempi rapidi la propria produzione, indirizzandola verso un prodotto molto richiesto nell’attuale contesto emergenziale. Nella prossima fase di transizione verso la normalità, nella quale sarà indispensabile conciliare le esigenze della società e dell’economia con la necessità di contenere la pandemia, la richiesta di mascherine è probabilmente destinata ad aumentare.
L’iniziativa ha ottenuto un forte successo, dimostrando da un lato la dinamicità del mondo imprenditoriale locale, pronto ad adattarsi alle mutate condizioni del mercato, dall’altro la volontà degli enti pubblici coinvolti di rispondere alle esigenze del territorio.