E’ stato presentato, il 15 gennaio a Trieste, il percorso per la redazione della “Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile” della Regione Friuli Venezia Giulia, che darà attuazione a livello locale ai 17 obiettivi (“goal”) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Tra gli enti coinvolti nella definizione della strategia regionale, anche Arpa FVG, che ha partecipato attivamente a tutte le fasi progettuali, coordinando, tramite il proprio direttore generale Stellio Vatta, il gruppo di lavoro appositamente costituito, al quale partecipano tutte le Direzioni regionali, le Università di Udine e Trieste e l’Agenzia per l’energia del Friuli Venezia Giulia (Ape FVG).
Il percorso di avvicinamento alla strategia regionale proposto dal gruppo di lavoro è molto innovativo e ha preso avvio con una fase di consultazione pubblica rivolta ai cittadini e alle amministrazioni locali, che prevede la compilazione di un questionario on-line (https://agenda2030.fvg.it/) e la realizzazione di incontri sul territorio.
Il tema dello sviluppo sostenibile è sempre stato uno dei “driver” di Arpa FVG. Lo ha ricordato il direttore generale dell’Agenzia, Stellio Vatta, nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto regionale, sottolineando il fatto che l’Agenzia è già da tempo orientata a recepire l’Agenda 2030. Infatti, “tutte le attività di Arpa FVG previste dal programma annuale 2020 e triennale 2020-2022, sono state declinate a partire dai 17 obiettivi dell’ONU”.
Per Vatta tutti gli enti pubblici possono contribuire enormemente al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030. Ad esempio, “Arpa FVG ha già avviato delle azioni di sostenibilità ottenendo la certificazione ambientale di alcuni processi produttivi, ricorrendo agli acquisti verdi e prevedendo l’acquisizione di autovetture elettriche tramite il progetto Noemix”. Inoltre, anche semplici azioni possono dare un grande risultato: “Basti pensare alle azioni rivolte alla riduzione delle bottigliette d’acqua presenti nei distributori automatici. In Arpa FVG nel solo 2019 sono state utilizzate circa 10.200 bottigliette di acqua, che se accostate una all’altra nel senso della lunghezza, occupano un perimetro pari a 6 volte il campo da calcio dello Stadio Friuli. Sensibilizzare i propri dipendenti e collaboratori all’uso dell’acqua di rubinetto, comporta indubbi vantaggi per l’ambiente e il consumo di un’acqua di qualità elevata, controllata con una frequenza maggiore rispetto all’acqua in bottiglia”.