Conclusa l’estate meteorologica (1 giugno – 31 agosto), Arpa FVG ha fatto il bilancio termico per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia.
Il grafico seguente mostra che la stagione estiva di quest’anno nelle località di pianura del Friuli Venezia Giulia è stata calda tanto quanto quella del 2003.
Entrambe le estati sono state infatti eccezionalmente calde, con uno scarto di circa +3.5 °C rispetto alla norma per quanto riguarda la media delle temperature massime (periodo di riferimento 1961-2022).
Per quanto concerne l’estate 2022, la maggior parte dell’anomalia è da attribuirsi ai mesi di giugno e luglio (circa +4 °C rispetto ai valori normali per ciascun mese), mentre ad agosto, seppure anch’esso un mese più caldo della norma, le temperature massime si sono discostate mediamente di 2 °C dai valori attesi.
Da considerazioni più approfondite emerge come in Friuli Venezia Giulia il mese di giugno sia diventato da oltre 20 anni un mese pienamente estivo, mentre nel secolo scorso aveva caratteristiche prevalentemente primaverili.
Sempre osservando il grafico si può notare come, durante il periodo che va dal 1961 al 1990, quando le temperature massime estive oscillavano intorno ai 28 °C, non si evidenzino trend significativi. Al contrario, dagli anni ’90 del secolo scorso ad oggi si sta assistendo ad un incremento delle temperature massime di quasi 1° C a decennio.
Le giornate oltre i 30 °C sono quindi sostanzialmente raddoppiate nel giro di pochi decenni. Di questo passo, nei prossimi anni sarà un’eccezione rimanere sotto i 30 °C di temperatura massima durante una giornata estiva.
Quanto emerge dall’analisi delle temperature massime si riflette anche nelle temperature medie estive, anch’esse in netto aumento, con uno scostamento di +3 °C rispetto al valore climatico medio (periodo di riferimento 1961-2022): uno scostamento rilevante, anche se leggermente meno accentuato rispetto a quello relativo alle temperature massime.
Bisogna anche tener conto che le anomalie qui evidenziate fanno riferimento a una media climatica calcolata sull’intero periodo 1961-2022, che già risulta incrementata perché tiene conto dei dati in netto riscaldamento degli ultimi decenni. Se considerassimo come riferimento climatico il periodo 1961-1990, che si utilizza come standard in molte analisi dei cambiamenti climatici, gli scostamenti sarebbero maggiori: nel trentennio 1961-1990 la media delle temperature massime estive era di 27.5 °C, mentre nel trentennio 1991-2020 è salita a 29.0 °C.
Dal grafico emerge anche che 9 su 10 delle estati più calde appartengono agli ultimi 20 anni e ben 7 agli ultimi 10, a ulteriore riprova di un’accelerazione del riscaldamento atmosferico.
È evidente quindi che da circa vent’anni c’è stato un deciso cambio di passo per quanto riguarda le temperature estive in Friuli Venezia Giulia. Ciò rispecchia quanto succede anche con le temperature medie annue nella regione, nonché nel resto d’Italia e del mondo.
È altrettanto vero che le anomalie positive locali sono più accentuate rispetto a quelle globali e questo maggior riscaldamento si manifesta in modo più evidente d’estate. Il Friuli Venezia Giulia si sta scaldando più intensamente rispetto all’incremento medio della temperatura del pianeta, a conferma della presenza di un “hotspot” mediterraneo, ossia di una zona che presenta una risposta al cambiamento climatico più marcata rispetto al resto del mondo e che include il Friuli Venezia Giulia.