L’inquinamento da plastica nell’ambiente marino è un problema emergente. La ricerca ha dimostrato l’impatto negativo su una vasta gamma di organismi marini che interagisce con questo tipo di inquinante. Un’importante percentuale della popolazione ingerisce frammenti di plastica e fibre.
Primi esperimenti di laboratorio sembrano suggerire effetti nocivi di ampio respiro e la preoccupazione globale è in crescita circa il danno fisico e tossicologico che l’ingestione di plastica e detriti potrebbero causare alle popolazioni naturali.
Tuttavia la comprensione in merito al ciclo globale della plastica è in gran parte incompleto e molti dei processi biologici, fisici, e geochimici influenzano lo spostamento orizzontale e verticale di questo materiale negli ambienti oceanici.
Date le proiezioni future sulla produzione di plastica e sui modelli di consumo, sembra inevitabile che le quantità di rifiuti plastici continuerà ad aumentare negli anni a venire.
Una risposta a molti di questi interrogativi si possono trovare nella pubblicazione “Plastic Pollution and Marine Conservation. Approaches to Protect Biodiversity and Marine Life” a cura di Giuseppe Bonanno del Dipartimento di agricoltura alimentazione e Ambiente, dell’Università degli studi di Catania, e del Dipartimento di Scienze biologiche geologiche e ambientali dell’Università di Catania e da Martina Orlando-Bonaca della Stazione di Biologia Marina di Pirano, in Slovenia.
Anche Arpa FVG ha partecipato con un contributo dei colleghi Francesco Cumani, Alessandro Acquavita e Nicola Bettoso nel capitolo “Plastic impact on sharks and rays” .
Gli squali (shark) e le razze (ray), protagonisti di questo capitolo, rivestono un ruolo chiave nell’equilibrio dell’ecosistema marino e, in quanto predatori all’apice della catena alimentare, sono tra gli organismi animali più vulnerabili a questo tipo di inquinamento.
Buongiorno, sono Antonella educatrice Legambiente, anche se l’ usa e getta in plastica non dovrebbe più essere sugli scaffali, la politica non ha voluto tassare i produttori di plastiche……inoltre, tantissimi sono gli oggetti che vengono definiti erroneamente ” organici” ma che non lo sono!!!! Non c’è la volontà per demonizzare le plastiche! Ora ritroviamo tantissimi accoppiati( carta e Plastica, altrettanto nocivi E non solo i pesci stanno soffrendo ma di conseguenza anche chi si Ciba di pesci e l’ ambiente in generale.