Il report illustra le caratteristiche e gli andamenti delle principali variabili meteo-climatiche rilevati in Friuli Venezia Giulia nel 2021 e quindi li rapporta alla climatologia, ossia alle statistiche calcolate su periodi di tempo più lunghi.
Nel 2021, in Friuli Venezia Giulia, il valore di temperatura media annuale rientra nella norma se viene rapportato ai dati degli ultimi trent’anni; tuttavia se consideriamo l’andamento secolare (dati di Udine) emerge che l’ultimo trentennio è stato decisamente più caldo rispetto alla media del secolo scorso, segno del cambiamento climatico in atto anche nella nostra regione. Rispetto alle medie mensili del trentennio 1991-2020, in tutta la regione i mesi di febbraio e giugno hanno registrato temperature molto elevate, mentre in primavera, soprattutto ad aprile e maggio, sono state registrate temperature medie molto più basse della norma (circa -2 °C).
La temperatura media mensile del mare è stata molto alta soprattutto a luglio (circa +2 °C), ma anche a gennaio, febbraio, marzo e poi ad agosto il dato medio è risultato più elevato di circa +1 °C rispetto al valore medio degli ultimi 25 anni.
Considerando la regione nel suo insieme si può notare come le precipitazioni cumulate sono risultate pressoché in linea rispetto al dato climatico (1991-2020); si sono comunque registrate importanti differenze territoriali, come un’anomalia positiva del 16% nella zona di Tolmezzo e al contrario valori più bassi di circa il 20-30 % rispetto la norma 1991-2020 soprattutto in alcune località, quali ad esempio Trieste, Gradisca d’Isonzo e Piancavallo. Per quanto riguarda la frequenza delle piogge, anche questa risulta in linea con la norma climatica; solo in alcune zone il numero di giorni di pioggia è stato più basso della media (ad es. lungo la costa e nel Tarvisiano). In genere i mesi più piovosi sono stati aprile e maggio; ma nella zona montana anche a gennaio e novembre le piogge sono state notevoli. A partire da giugno su gran parte della regione le piogge sono risultate scarse o molto scarse. Poi a ottobre e novembre, a seconda delle località considerate, le piogge sono ritornate a valori vicini alla norma. L’anno si è chiuso con un dicembre piuttosto secco.
La siccità, che può essere quantificata anche grazie all’indice SPI stagionale, non si è osservata nelle località montane che non hanno subito deficit idrici, mentre per le località di costa e di pianura durante l’estate e l’autunno i valori di SPI hanno raggiunto un certo grado di siccità.
Le precipitazioni nevose registrate da dicembre 2020 a gennaio 2021 sono risultate rilevanti.
- ARPA Friuli Venezia Giulia
- Anno di pubblicazione: 2022
- Periodicità: Annuale
- Temi: Clima e meteo
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