Mitigare i cambiamenti climatici: il contributo di Arpa FVG all’inventario dei gas serra per il FVG

Con il contributo di Arpa FVG, progrediscono in Friuli Venezia Giulia le conoscenze necessarie per il percorso regionale verso la “mitigazione” dei cambiamenti climatici.

Mitigare il cambiamento climatico significa agire sulle cause antropiche dell’attuale riscaldamento globale, riducendo le emissioni dei cosiddetti “gas serra” e potenziandone le fonti di assorbimento dall’atmosfera per limitare l’aumento della temperatura globale entro i limiti stabiliti dall’Accordo di Parigi.

A livello globale la mitigazione è oggetto di negoziazioni estremamente complesse, come quelle in corso alla COP29, la conferenza mondiale sul clima che si sta svolgendo a Baku in Azerbaijan. Ma la mitigazione si concretizza poi, in modo importante, con le scelte e le azioni attuate a livello regionale e locale. È quindi necessario disporre di una solida base di informazioni sulle emissioni di gas climalteranti a scala regionale e locale: a questa esigenza risponde il percorso che la Regione ha intrapreso, con il supporto di ARPA e INSIEL, per la compilazione di un inventario dei gas serra (GHG – Greenhouse Gases) per il Friuli Venezia Giulia.

foto di ralf vetterle da pixabay
Foto di Ralf Vetterle da Pixabay

Un passo avanti nel percorso verso la neutralità climatica in FVG

Realizzare un inventario dei GHG per il FVG, dettagliato a livello comunale, è un procedimento molto complesso, ma essenziale per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica indicati dalla Regione FVG nella legge regionale FVGreen (L.R. 04/2023).

In base all’Accordo di Parigi, un inventario dei GHG deve comprendere sia le emissioni da fonti dirette (cioè le fonti presenti in regione) che quelle indirette (cioè le fonti localizzate fuori regione ma il cui prodotto viene utilizzato localmente) e stimare il contributo dei diversi composti chimici, come spieghiamo nella nuova pagina web di Arpa FVG “Il perché di un inventario dei gas serra”.

Attualmente Arpa FVG ha stimato il contributo derivante dalle principali fonti emissive dirette ed esclusivamente per CO2 (biossido di carbonio, comunemente chiamato anche anidride carbonica), CH4 (metano) e N2O (protossido di azoto), che trovate pubblicato sul sito di Arpa FVG alla nuova pagina “Emissioni regionali dirette dei gas serra 2021”.

Oltre agli attuali dati verranno successivamente inclusi alcuni contributi chiave, come gli assorbimenti e le emissioni del suolo, le emissioni derivanti dai consumi elettrici, gli assorbimenti relativi alle foreste urbane e lo stoccaggio di CO₂ negli hardwood products (manufatti in legname a lunga durata).

La strada per riuscire a redigere un inventario completo è infatti lunga e complessa, ma l’attuale è un primo passo importante nel costruire la base conoscitiva su cui la Regione potrà fondare la pianificazione di efficaci azioni di mitigazione per il Friuli Venezia Giulia.

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Obiettivi di riduzione della CO2 equivalente per il FVG. Dati indicativi ricavati dall’inventario delle emissioni in atmosfera di ISPRA.

“Segnali dal clima in FVG”: gas serra, mitigazione e adattamento

Nell’edizione 2024 di “Segnali dal clima in FVG”, la pubblicazione divulgativa realizzata dal Gruppo di lavoro tecnico-scientifico Clima FVG, alcuni articoli affrontano il tema dei gas serra e della mitigazione, nonché il tema dell’adattamento ai cambiamenti climatici, nelle sezioni tematiche NOI E I CLIMA e AGIRE PER IL CLIMA.

Mitigazione e adattamento sono infatti le “due facce della medaglia” dell’agire per il clima, strettamente collegate ed entrambe indispensabili: mentre la mitigazione agisce sulle cause del riscaldamento globale, l’adattamento agisce sui suoi effetti.

Adattarsi al clima che cambia è quindi una necessità – sottolineata a livello globale durante le COP, ma ben presente anche nella nostra regione – per ridurre il rischio degli impatti negativi, ma anche per cogliere le eventuali opportunità che possono derivare dalle mutate condizioni climatiche.

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LA CO2 IN ATMOSFERA: DALLA PREISTORIA, ALL’OGGI, AL FUTURO

La concentrazione di CO2 in atmosfera è variata nel tempo e ha subito nell’epoca moderna un aumento senza precedenti negli ultimi 2 milioni anni, dovuto alle emissioni generate dalle attività umane e causa principale dell’attuale riscaldamento globale. È possibile oggi sapere quanta CO2 c’era in passato, quanta ce n’è ora (dati aggiornati quotidianamente sul sito della Keeling Curve) e quanta ce ne potrà essere in futuro nei diversi scenari di sviluppo: una conoscenza importante per capire la relazione tra CO2 e temperatura del nostro pianeta e per scegliere il nostro futuro climatico.

Puoi leggere l’articolo completo (a cura di Arpa FVG) in “Segnali dal clima in FVG” (2024) – sezione tematica AGIRE PER IL CLIMA.

REALIZZARE L’INVENTARIO DEI GAS CLIMALTERANTI IN FVG PER SUPPORTARE LE DECISIONI

Per scegliere le azioni di “mitigazione” dei cambiamenti climatici più adatte e monitorarne nel tempo l’efficacia è necessario sviluppare un sistema di contabilizzazione delle emissioni di gas serra. In FVG la Regione ha messo le basi di tale sistema a partire dall’esperienza già maturata dall’Agenzia con INEMAR, l’inventario delle emissioni di inquinanti atmosferici.

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Confronto tra INEMAR e l’inventario dei gas serra (GHG)

Puoi leggere l’articolo completo (a cura di Arpa FVG) in “Segnali dal clima in FVG” (2024) – sezione tematica AGIRE PER IL CLIMA.

COSA SONO LE “COP” E COME CAPIRE I NEGOZIATI SUL CLIMA

COP è l’acronimo di Conference of the Parties: è la riunione annuale dei Paesi che hanno ratificato la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) del 1992. Molto importante è stata la COP21 nel 2015, che ha portato all’approvazione dell’Accordo di Parigi: 195 Paesi si sono impegnati a contenere l’aumento di temperatura entro i 2° C e possibilmente entro 1.5 °C. Nelle COP successive sono stati fatti dei passi avanti per attuare l’Accordo, ma con esiti non sempre soddisfacenti rispetto alle aspettative della società e all’urgenza evidenziata dalla comunità scientifica. Seguire i negoziati globali sul clima e capire cosa accade durante le COP non è semplice, ma esistono fonti di informazione autorevoli che riassumono i lavori delle COP e li rendono comprensibili anche a un pubblico non esperto.

Puoi leggere l’articolo completo “CONOSCENZE E POLITICHE CLIMATICHE: DAL LOCALE AL GLOBALE” (a cura di Arpa FVG) in “Segnali dal clima in FVG” (2024) – sezione tematica AGIRE PER IL CLIMA.

ATTIVITÀ DELLA REGIONE FVG SULL’ADATTAMENTO CLIMATICO NEL 2023

Continua l’impegno dell’Amministrazione regionale nella mitigazione e nell’adattamento ai cambiamenti climatici intrapreso con la legge regionale “FVGreen”. Nel 2023 la Regione ha avviato ulteriori iniziative a supporto dell’adattamento, cogliendo anche le opportunità offerte da diversi progetti europei.

Puoi leggere l’articolo completo (autrice: Silvia Stefanelli – Regione FVG) in “Segnali dal clima in FVG” (2024) – sezione tematica AGIRE PER IL CLIMA.

ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI: ANCHE UNA QUESTIONE DI GIUSTIZIA

Gli impatti sui cambiamenti climatici gravano maggiormente sui gruppi più vulnerabili che vedono i loro diritti umani fondamentali sempre più a rischio. È in questo scenario che si è sviluppata la nozione di giustizia climatica, che rivendica un adattamento inclusivo e orientato all’equità. L’inclusione di tutti nei processi decisionali e nelle misure di adattamento diviene dunque cruciale per favorire la resilienza dei sistemi umani.

Puoi leggere l’articolo completo (autrici Anna Giuliani e Chiara Volponi – Regione FVG) in “Segnali dal clima in FVG” (2024) – sezione tematica NOI E I CLIMA.

OLTRE L’ECO-ANSIA: CONNETTERSI CON LE EMOZIONI PER CAMBIARE IL CLIMA DENTRO E FUORI DI NOI

Di fronte alla crisi eco-climatica possiamo avere un ampio spettro di emozioni e pensieri: sono i tentativi del nostro sistema nervoso di adattarsi a una situazione di grave alterazione dell’ambiente in cui viviamo. I cambiamenti climatici possono avere importanti effetti negativi diretti e indiretti sulla nostra salute mentale, ma le eco-emozioni possono essere trasformate costruttivamente in una spinta ad agire se affrontate con consapevolezza, attraverso esperienze di condivisione e riconnessione con il mondo naturale.

COSA FARE?

Per fortuna, la scienza ci ricorda che la realtà è piena di soluzioni praticabili e in un certo sen­so si potrebbe dire anziché “non c’è più nulla da fare” che “c’è tutto da fare”. Riconoscere le proprie eco-emozioni può essere un punto di svolta fondamentale per capire come risponde il nostro sistema nervoso in situazioni di pericolo, e iniziare a sbloccare comportamenti via via più adattivi.

puoi leggere l’articolo completo (autrice maria da...
Puoi leggere l’articolo completo (autrice Maria Da Re dell’Università di Udine) in “Segnali dal clima in FVG” (2024) – sezione tematica NOI E I CLIMA.

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