Aumenta il numero delle sostanze inquinanti analizzate dal laboratorio di Arpa FVG nell’ambito delle attività di monitoraggio delle acque della regione. La continua introduzione sul mercato di nuove molecole rende infatti necessario un aggiornamento costante delle sostanze da controllare e richiede alle strutture coinvolte nei piani di monitoraggio ambientale di adeguarsi alla costante evoluzione normativa del settore.
Le tipologie di sostanze analizzate dal laboratorio di Arpa FVG sono quindi passate dalle 57 del 2015 alle ben 446 del 2022; tra queste cloroalcani, tipizzanti, ritardanti fiamma, pesticidi, nanoparticelle, metalli, IPA, ftalati, fenoli, farmaci, COV e PFAS.
Aumentata anche la percentuale di contaminanti accreditati, che è passata dal 36% nel 2016 al 77% del 2022.
In particolare, per quanto riguarda i PFAS, nel 2017 le tipologie analizzate erano soltanto 7. Nel 2022 sono state 21 e si prevede che alla fine del 2023 saranno più di 24. Il numero dei campioni analizzati, inoltre, è passato dai 154 del 2017 ai 730 del 2022. I punti monitorati sono passati dai 114 del 2017 ai 324 del 2022. Arpa FVG ha infatti attivato già da tempo una capillare rete di controllo su tutto il territorio regionale.
Il monitoraggio degli inquinanti emergenti si articola su tre livelli, tra loro strettamente interrelati: il prelievo dei campioni di acqua, la loro analisi in laboratorio e l’elaborazione dei dati. I risultati, quindi, vengono prontamente condivisi con gli altri enti pubblici, compresi quelli sanitari, al fine di individuare tempestivamente le criticità e prevenire gli effetti negativi sull’ambiente e sulla salute.
Grazie ad esperienza e competenza, nonché alla presenza di strumenti e tecnologie di analisi, è possibile ricercare e trovare sostanze inquinanti a bassissime concentrazioni. Gli alti standard di qualità delle prestazioni analitiche sono anche garantiti dall’accreditamento ai sensi della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025 dei metodi analitici utilizzati.