E’ da poco iniziata l’attività di monitoraggio della fauna ittica delle acque interne che prevede la collaborazione, ormai da anni, tra Arpa FVG e Arpa Veneto, rapporto che è risultato strategico per ottenere informazioni su tematiche di grande attualità come gli impatti idromorfologici e lo sfruttamento idrico, attraverso lo studio dei pesci d’acqua dolce secondo quanto richiesto dalla Direttiva WFD 2000/60/CE.
La composizione e l’abbondanza della comunità ittica concorre a definire lo stato ecologico di un corso d’acqua ed in particolare, le operazioni di monitoraggio della fauna ittica prevedono la raccolta degli individui, per mezzo di elettrostorditori e guadini (retini), e successivamente l’identificazione della specie e la misurazione di lunghezza e peso. Gli esemplari poi vengono infine rilasciati nuovamente nel corso d’acqua.
Terminata la fase di raccolta dati, questi saranno elaborati e verrà applicato l’indice NISECI (Nuovo Indice dello Stato Ecologico delle Comunità Ittiche) per la definizione della classe ecologica del corpo idrico.
I tecnici delle due Agenzie hanno operato creando un’unica squadra di monitoraggio e applicando la stessa modalità esecutiva, definita dal “protocollo di campionamento e analisi della fauna ittica dei sistemi lotici guadabili” (Manuali e Linee Guida 111/2014 di ISPRA).
Per Arpa FVG l’attività ha coinvolto la struttura Qualità delle Acque Interne, mentre per Arpa Veneto ha visto l’impegno dei tecnici dell’unità organizzativa Biologia Ambientale e Biodiversità che assieme hanno realizzato un video sulle attività svolte in questi anni sul territorio friulano e veneto.
L’esperienza di collaborazione è stata coerente con quanto promosso dal Sistema Nazionale a rete per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) che intende favorire la cooperazione, la collaborazione e lo sviluppo omogeneo dei temi di interesse comune dei ventidue soggetti che lo compongono, creando spazi di confronto, di discussione e di azione comune.