Con l’arrivo della primavera viene pubblicata da Arpa FVG la relazione che descrive l’andamento dei pollini aerodispersi nell’anno 2022 in Friuli Venezia Giulia.
I dati complessivi raccolti, raggruppati per tipologie di piante, indicano un generale e significativo incremento, pari anche al doppio dei quantitativi annuali di polline rilevati nell’aria della nostra regione come media sul decennio di riferimento (2012-2022).
In particolare, sono aumentati i granuli pollinici di essenze arboree, quali carpino nero, betulla, nocciolo, in più, quelli di gelso e brussonezia in pianura e sul Carso. Meno marcato è stato l’incremento pollinico da parte delle essenze erbacee registrato in montagna e lungo la costa.
Va osservato che molte piante arboree, soprattutto faggio, castagno, quercia, olmo, hanno fioriture abbondanti ad anni alterni e il 2022 ha rappresentato un anno particolarmente favorevole per gran parte di queste piante.
Numerosi studi attribuiscono l’aumento della produzione pollinica ai cambiamenti climatici in generale, ossia come tendenza nel tempo, mentre le temperature elevate, in particolare, determinano un anticipo delle fioriture e un aumento dei livelli di polline nelle piante arboree: in Friuli Venezia Giulia la temperatura media annuale del 2022 è stata più alta di oltre 1 °C rispetto al trentennio climatico di riferimento 1991-2020.
A queste considerazioni si potrebbe aggiungere l’ipotesi del mancato effetto dilavante da parte delle piogge, che ha contribuito a mantenere in aria i granuli pollinici.
Un’ulteriore annotazione merita il polline di nocciolo, i cui quantitativi sono più che raddoppiati o quadruplicati nei diversi siti di monitoraggio rispetto al decennio di riferimento: oltre alle considerazioni in rapporto all’andamento climatico va segnalata l’impennata delle superfici destinate alla coltivazione del nocciolo, a partire dall’anno 2018, che superano i 250 ettari, ripartiti tra le province di Udine e Pordenone.
Ulteriori approfondimenti meriterebbero le condizioni di mitezza delle stagioni autunno-inverno 2021-2022 ed autunno 2022, che hanno favorito la produzione pollinica delle piante a fioritura invernale e primaverile, oltre ad avere prolungato la fioritura di piante erbacee come le Graminacee (Poacee) e le Asteracee.
Il clima decisamente caldo dell’estate 2022 si è evoluto infatti in un clima autunnale mite che ha pure favorito il prolungamento della presenza di spore fungine nell’aria, il cui quantitativo totale è stato quasi il doppio rispetto alla media del decennio di riferimento in tutti i siti monitorati.
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