Con l’arrivo della primavera viene pubblicata la relazione che descrive l’andamento dei pollini aerodispersi nell’anno 2021 in Friuli Venezia Giulia.
Le quattro stazioni di rilevamento, rappresentative di altrettante zone fitoclimateche presenti in regione, denotano differenze nella presenza, abbondanza e durata dei pollini di interesse allergologico nel corso dell’anno 2021.
I dati indicano ancora che l’area triestina è sempre impattata dalla maggior quantità di polline: predominano i granuli pollinici del cipresso, del ginepro e delle Moracee, ovvero gelso e brussonezia, come pure dei pini. Tra le erbe, invece, quella di gran lunga più abbondante è sempre la parietaria (famiglia delle Urticacee).
Nella pianura friulana, prevalgono le Graminacee in primavera e le spore di funghi e muffe, soprattutto a fine estate; la piantaggine o lanciuola è un’erba che produce polline dalla primavera a fine estate e il quantitativo annuale è abbastanza importante in questa zona.
Nella media montagna del Friuli Venezai Giulia i pollini totali sono nettamente inferiori rispetto al resto della regione; tra questi si sono riscontrati soprattutto ginepro (della famiglia delle Cupressacee), pino, parietaria e Graminacee. Nel 2021 anche carpino e nocciolo sono stati significativi .
Pure lungo la costa i pollini più abbondanti di piante arboree si confermano quelli di cipresso e pino, mentre le erbacee sono rappresentate soprattutto da Graminacee e parietaria; le spore, sebbene abbondanti, sono poco più della metà di quelle registrate in pianura.
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