Non è una novità che l’Unione Europea ha fatto proprio l’accordo di Parigi sulla riduzione dei gas ad effetto serra come azione mitigatrice dei cambiamenti climatici in atto. Nell’ambito di questo impegno, la modellistica dà il suo contributo con l’intento di verificare se le azioni di riduzione delle emissioni di gas clima alteranti sono efficaci e sufficienti per conseguire gli obiettivi prefissati.
Il rapporto Global Energy and Climate Outlook 2018 (GECO): Sectoral mitigation options towards a low-emissions economy, realizzato dal Joint Research Center dell’UE, è uno dei risultati concreti dell’Unione in questo contesto, come evidenzia in un articolo pubblicato sul suo sito Arpa Fvg. Il lavoro sottolinea che per contenere l’aumento della temperatura del pianeta entro 1.5 °C, per la fine del secolo, le emissioni di tutti i gas ad effetto serra dovranno essere azzerate entro l’anno 2065 . Inoltre se verranno impiegate le bioenergie in combinazione con tecnologie per la cattura ed il sequestro della CO2, il costo di tale sforzo sarà più economico, ma a scapito della biodiversità.
geco2018Il documento contiene anche delle prospettive sulla domanda energetica futura, le sue conseguenze sui mercati e gli impatti macroeconomici delle misure di mitigazione. Alla luce di questi risultati verrebbe naturale pensare che anche gli interessi dei grandi investitori siano orientati nella direzione di un’economia di transizione, ma le informazioni che giungono da altre indagini , condotte da gruppi di analisti che condividono l’attenzione verso le tematiche ambientali del nostro pianeta, dicono il contrario. Il Banking on Climate Change 2019, che è giunto alla sua decima edizione annuale, sottolinea che decine di banche, di rilievo mondiale, continuano ad investire enormi capitali in attività che riguardano i combustibili fossili, con perfino un aumento negli ultimi due anni.
Tutti questi elementi sono da tenere in considerazione per una realistica valutazione della direzione nella quale ci stiamo muovendo a riguardo della transizione verso un’economia globale a basso impatto ambientale. Le informazioni sono tutte disponibili in rete, ma inquadrarle in un contesto congruente non è un’impresa facile e scontata.