È stato avviato un piano di monitoraggio di Escherichia coli STEC nelle malghe friulane. Il piano prevede la collaborazione tra il Laboratorio di Arpa FVG e l’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (ASU FC), finalizzata ad analizzare acque superficiali e di sorgente non trattate per la ricerca di questo patogeno emergente.
Gli Escherichia coli STEC sono un gruppo di E.coli enteroemorragici produttori di tossina Shiga, capaci di produrre manifestazioni cliniche anche molto gravi in pazienti anziani, soggetti debilitati o in età pediatrica, con una dose infettante anche molto bassa. La sintomatologia nell’uomo può prevedere diarrea, dolori addominali, nausea, vomito, fino a forme più severe come la SEU (Sindrome Emolitico Uremica).
Gli E.coli sono batteri facenti parte della normale flora batterica intestinale degli animali e dell’uomo. Il serbatoio naturale degli E.coli STEC è costituito dal tratto intestinale dei ruminanti, le cui deiezioni possono contaminare l’ambiente fino ad entrare nella catena alimentare che vede l’uomo come consumatore finale.
La principale via di trasmissione del batterio agli esseri umani è quindi l’ingestione di acqua o alimenti contaminati da materiale fecale, ma anche il contatto diretto con animali o uomini infetti (trasmissione oro-fecale).
Il piano di monitoraggio è nato come conseguenza della segnalazione da parte delle autorità sanitarie di alcuni casi di infezioni confermate da E.Coli STEC sul territorio nazionale, ed è stato attivato per prevenire l’insorgenza delle problematiche sanitarie legate alla presenza di questi patogeni emergenti sul territorio regionale.
Si tratta di un classico approccio “One Health”, che propone un modello sanitario strutturato sull’integrazione di discipline diverse, riconoscendo che la salute umana, quella degli animali e dell’ambiente nel quale vivono sono intercorrelate.
Sia per lo screening iniziale dei campioni per la ricerca di E. coli produttori di tossine Shiga (STEC), sia per l’identificazione dei sierogruppi dei patogeni eventualmente cresciuti sui terreni colturali, il Laboratorio di Arpa FVG utilizza il metodo UNI CEN ISO/TS 13136, basato sulla reazione di polimerizzazione a catena (PCR) in tempo reale.
Il Laboratorio di Arpa FVG è l’unica struttura in Italia accreditata ai sensi della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025 per la ricerca del E coli STEC nelle acque destinate al consumo umano, a garanzia della qualità dei dati forniti.