È stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifca “Science of the Total Environment” uno studio effettuato da tecnici dell’INGV (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) e dell’ARPA Lazio riguardante l’analisi magnetica, chimica e morfologica di licheni come bioaccumulatori di polveri sottili aerodisperse.
Lo studio si è concentrato su licheni provenienti da una specifica area fortemente antropizzata di Roma est, dove sono frequenti roghi di materiali di scarto, principalmente rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche(RAEE), al fine di estrarne rame e altri metalli da riciclare.
Le analisi magnetiche hanno evidenziato elementi fortemente collegati alla complessità dell’area, dove si accumulano polveri derivanti dal traffico, dall’industria e dai roghi. Le analisi magnetiche e chimiche sono state messe a confronto tra loro e hanno evidenziato una significativa correlazione lineare tra i parametri magnetici e la concentrazione di metalli pesanti, in particolare rame, cromo, piombo e zinco. Alcune particelle magnetiche selezionate sono state successivamente caratterizzate da un punto di vista chimico e morfologico: sono risultate incorporate nei tessuti dei licheni e la loro composizione, morfologia e dimensione suggeriscono nettamente un’origine antropica collegata a fenomeni di combustione.
Data la complessità dell’area, non è stato possibile distinguere la provenienza delle polveri tra le diverse fonti inquinanti, ma il biomonitoraggio magnetico dei licheni, specialmente se combinato con altre analisi, si è comunque dimostrato un’eccellente metodologia per una rapida caratterizzazione dell’inquinamento ambientale.
Maggiori dettagli sullo studio, qui: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0048969719331043