Arpa Lazio ha pubblicato sul suo sito (dove si trovano anche i documenti relativi agli anni precedenti) il rapporto 2019 sulla balneazione, che ha lo scopo di illustrare lo svolgimento e gli esiti delle attività di sopralluogo, campionamento ed analisi ai fini del monitoraggio che viene effettuato durante tutta la stagione balneare per tutelare la salute delle persone.
Come prevede la normativa, nel rapporto si riferisce di due principali attività:
- monitoraggio microbiologico ai fini della classificazione della qualità delle acque di balneazione;
- Sorveglianza algale ai fini della valutazione del rischio di proliferazione di alghe potenzialmente tossiche.
Il rapporto, in linea generale rileva che dal punto di vista microbiologico lo stato di qualità delle aree di balneazione per la stagione 2019 non ha mostrato criticità, su 1624 prelievi (di cui 1544 routinari e 80 suppletivi) i campioni che hanno superato i valori normativi sono stati circa il 2.7%, riconducibili principalmente ad eventi di inquinamento di breve durata.
Nel rapporto si trovano informazioni di dettaglio sui risultati dei controlli per tutte le zone della regione. D’altra parte i risultati analitici riguardo la qualità delle acque di balneazione sono consultabili sul sito dell’agenzia. E’ da questi risultati che la regione Lazio ha potuto stabilire con uno specifico provvedimento – che tiene conto dei risultati dei controlli nell’ultimo quadriennio 2016-2019 – la classificazione delle acque di balneazione per la stagione 2020.
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