La direttiva europea 2013/39/EU, recepita con il D.Lgs. 172 del 2015, fornisce una lista di sostanze organiche e inorganiche denominate “prioritarie” e “pericolose prioritarie” che influenzano la valutazione dello stato di chimico delle acque superficiali. A causa della loro alta tossicità, gli standard di qualità (SQA) per questi contaminanti sono stati fissati a valori limite dell’ordine del µg/L e in alcuni casi del ng/L o del pg/L, che non sempre possono essere misurati con la strumentazione e le procedure in uso nei laboratori impegnati nel controllo ambientale.
L’unità laboratorio ambientale della sede di Roma dell’ARPA Lazio, dopo un’attività durata 4 anni e che ha coinvolto sia il personale dell’Agenzia che i tirocinanti ammessi ai laboratori in quel periodo, ha sviluppato e validato un protocollo sperimentale di analisi costituito da un’unica fase preparativa su 2 litri di campione ed una fase di analisi strumentale in gascromatografia abbinata alla spettrometria di massa tandem.
La fase preparativa comprende un’estrazione dei contaminanti con piccolo volume di solvente e una semplice e rapida purificazione di tipo QUECHERS per sostanze analizzate a livelli di pg/L. Questo metodo identifica e quantifica contemporaneamente la maggior parte delle sostanze indicate nella tabella 1/A della direttiva (pesticidi , IPA , cloroalcani, ecc..) a concentrazioni molto basse, raggiungendo per ognuna di esse – con la sola esclusione dell’eptacloro/eptacloro-epossido per cui è richiesta una sensibilità inferiore a 0.1 pg/L – i valori di limite di quantificazione previsti dalla normativa e consente di adempiere agli obblighi comunitari con volumi di campionamenti e pratiche di laboratorio sostenibili.
Il metodo sviluppato dall’ARPA Lazio è stato oggetto di un articolo (“Development and validation of a gas chromatography-tandem mass spectrometry analytical method for the monitoring of ultra-traces of priority substances in surface waters”) pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Advances in Environmental Technology , Volume 6, Issue 2/2020 e scaricabile all’indirizzo http://aet.irost.ir/article_1010.html
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