Favorire recupero e riciclo dei materiali presenti in mare, trasformare una minaccia ambientale in una reale opportunità economica per il territorio incentivando lo sviluppo di un’economia circolare e promuovendo una filiera industriale della plastica, stimolare comportamenti virtuosi negli amministratori e nei cittadini: questo e tanto altro al centro del protocollo firmato oggi con Arpa Lazio e Corepla.
Firmato nei giorni scorsi presso la Regione Lazio un protocollo fra Arpa Lazio e Corepla finalizzato al recupero e riciclo delle plastiche in mare: il progetto sarà sperimentale e avrà la durata di un anno a partire da luglio 2018. L’accordo consentirà la verifica e la misurazione delle quantità e delle tipologie dei rifiuti recuperati dalle imbarcazioni. Una puntuale attività di analisi permetterà poi di valutare l’effettiva riciclabilità dei rifiuti e di trasformare una minaccia ambientale in una reale opportunità economica per il territorio.
Ecco i provvedimenti al centro dell’accordo:
- favorire recupero e riciclo dei materiali presenti in mare grazie alla collaborazione dei pescherecci che operano lungo il litorale laziale e attraverso procedure concordate con le autorità competenti e i rappresentanti delle categorie coinvolte.
- trasformare una minaccia ambientale in una reale opportunità economica per il territorio incentivando lo sviluppo di un’economia circolare e promuovendo una filiera industriale della plastica.
- Tre saranno i principali ambiti di attuazione del Protocollo: i porti, in primo luogo. Nei prossimi giorni COREPLA, Regione e ARPA, infatti, lavoreranno insieme alle Autorità del sistema portuale, alle Capitanerie di Porto, alle associazioni dei pescatori e ai Comuni coinvolti per gestire, verificare, analizzare e misurare le quantità e le tipologie dei rifiuti provenienti dalle imbarcazioni e scaricati in uno o più porti della regione: un’attività sperimentale di analisi permetterà di valutarne l’effettiva riciclabilità.
- Nell’ambito dei Comuni costieri e a servizio delle Amministrazioni comunali che avvieranno nuovi servizi di raccolta, il Protocollo di intesa prevede la pianificazione di iniziative di comunicazione territoriale, per stimolare comportamenti virtuosi negli amministratori e nei cittadini.
- Infine, le scuole: nel corso dell’anno scolastico 2018/2019, COREPLA e Regione Lazio metteranno a punto campagne di educazione ambientale a partire dalla distribuzione alle scuole primarie laziali del kit didattico “RICICLALA! Il gioco della raccolta e del riciclo della plastica”. Il protocollo, di durata annuale, permetterà ai soggetti coinvolti di confrontarsi e condividere dati sulla raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggi in plastica, con particolare attenzione alla quantità e alla qualità.
“Nel mondo la plastica costituisce oltre l’80% dei rifiuti marini – ricorda Marco Lupo, Direttore generale dell’ARPA Lazio – mentre i soli paesi dell’Unione Europea immettono in mare ogni anno una quantità di rifiuti in plastica che oscilla fra 150.000 e 500.000 tonnellate. In mare questi rifiuti si degradano in microplastiche che entrano nella catena alimentare e costituiscono un danno per l’ambiente e la salute umana. L’Agenzia ha avviato di recente, nel contesto di un innovativo programma di monitoraggio previsto da una direttiva europea e denominato Marine Strategy, l’analisi dei rifiuti spiaggiati e delle microplastiche presenti in mare, ad integrazione delle tradizionali attività di controllo della qualità delle acque marino-costiere. Per una istituzione come l’ARPA Lazio, dunque, che ha fra i suoi compiti centrali il monitoraggio dell’ambiente marino-costiero, ma anche la sensibilizzazione alla riduzione della produzione di rifiuti e alla corretta pratica della raccolta differenziata, l’adesione al Protocollo che oggi si sottoscrive, e che investe l’importante settore degli imballaggi in plastica, è piena e convinta e ci attendiamo risultati importanti tanto sul piano della conoscenza quanto su quello delle scelte e dei comportamenti di cittadini e amministrazioni “