Anche quest’anno l’Ong internazionale Fee (Foundation for environmental education) ha assegnato le bandiere blu in Italia, ben 416 nel 2021.
Come riporta il sito dell’associazione “La Bandiera Blu è un riconoscimento internazionale, istituito nel 1987 Anno europeo dell’Ambiente, che viene assegnato ogni anno in 49 paesi … con il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell’ONU: UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) … Bandiera Blu è un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio. Obiettivo principale di questo programma è quello di indirizzare la politica di gestione locale di numerose località rivierasche, verso un processo di sostenibilità ambientale“.
L’assegnazione della Bandiera Blu avviene partendo della domanda presentata dal Comune interessato ad ottenere il riconoscimento: le spiagge “premiate” devono rispondere a diversi criteri tra i quali c’è, ovviamente, anche quello relativo alla qualità delle acque di balneazione.
E per la FEE la qualità delle acque di balneazione è un criterio imperativo: solo le località le cui acque sono risultate eccellenti nella stagione precedente possono presentare la candidatura. Va, dunque, sottolineato come tale classificazione sia figlia proprio dei dati raccolti dalla maggior parte delle Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente durante i campionamenti e inseriti nel Portale Acque del Ministero della Salute.
Qui è possibile consultare l’elenco completo delle bandiere assegnate quest’anno: la Liguria, con 32 vessilli, è la regione con il numero più alto di riconoscimenti.
L’attività di Arpa Liguria
A contribuire a questo risultato, l’attività di Arpal, che – come tante altre Agenzie – offre ai Comuni liguri interessati la possibilità di disporre in modo tempestivo di:
- conformità in tempo reale di ciascuna acqua di balneazione, in base agli ultimi risultati del monitoraggio;
- visualizzazione dei risultati analitici di Escherichia coli ed enterococchi intestinali, non appena disponibili dal laboratorio. Si tratta degli indicatori di contaminazione fognaria previsti per legge per valutare la qualità delle acque di balneazione:
- visualizzazione ed estrazione dei risultati analitici relativi anche alle stagioni balneari precedenti.
Per la stagione balneare 2021 sono 381 i punti di campionamento e monitoraggio lungo la costa ligure.
Inoltre l’Agenzia mette a disposizione dei Comuni la possibilità di scaricare dal sito i dati sia in formato foglio di calcolo editabile, sia in format pdf con logo Arpal, quest’ultimo utile per la presentazione di richiesta formale alla FEE, a supporto della candidatura.
Il monitoraggio delle acque di balneazione è svolto dalle sedi provinciali di Arpal, secondo un calendario fissato prima dell’inizio della stagione balneare; il punto di campionamento, rappresentativo del tratto di costa, è individuato dove si prevede il maggior afflusso di bagnanti o il rischio più elevato di inquinamento.
Il campionamento è eseguito non oltre il quarto giorno rispetto alla data fissata; eventuali ritardi devono essere giustificati al Ministero della Salute e alla Comunità europea.
Il prelievo deve avvenire, dove possibile, a 30 cm sotto la superficie dell’acqua; il volume minimo di acqua per le analisi microbiologiche è di 500 ml; il campione è conservato a una temperatura di 4°C fino all’arrivo in laboratorio, dove viene analizzato entro le 24 ore successive al prelievo.
La conformità di una singola acqua, ai fini della balneabilità, si basa esclusivamente sui valori di laboratorio di Escherichia coli ed enterococchi intestinali, indicatori di contaminazione fognaria, che, con i metodi attualmente utilizzati, richiedono rispettivamente 24 e 48 ore di tempo tecnico analitico.
Per ottenere la conformità entrambi i valori devono rispettare i limiti stabiliti dalla normativa.
QUI IL VIDEO che riassume le attività Arpal sul tema.