Venti progetti, quindici nuovi contratti di lavoro, poco meno di quattro milioni di euro da utilizzare per la Liguria.
Arpal inizia il 2019 con una fervida attività nella progettazione europea, che proseguirà negli anni a venire: dai porti alla valorizzazione della biodiversità, dal dissesto idrologico ai rifiuti marini, dalle specie aliene invasive alla mitigazione e adattamento, per gestire con maggiore resilienza gli eventi meteo estremi.
Con la nuova organizzazione di Agenzia, all’interno della direzione amministrativa, è stato creato un ufficio dedicato dove lavorano quattro persone a tempo pieno. Acquisti, azioni sperimentali, comunicazione, momenti di incontro con i vari partner per fare il punto della situazione sullo stato di avanzamento dei progetti e applicazione nei diversi territori delle buone pratiche e dei risultati raggiunti sono il pane quotidiano con cui si rinforzano anche le altre attività istituzionali di Arpal.
I monitoraggi ambientali, infatti, beneficiano della rinnovata strumentazione (il radar meteo di Settepani – in figura – è la punta di un iceberg che riguarda, ad esempio, altri sensori, quali le stazioni di misura della qualità delle acque sotterranee), l’allerta meteo ha una casa ufficiale dove ognuno può trovare la fonte corretta della situazione in Liguria e dei dati in tempo reale di vento o pioggia (e nei prossimi mesi arriveranno altre novità), tanti altri colleghi (sono un’ottantina quelli coinvolti più o meno marginalmente dai progetti, il 25% del personale Arpal) utilizzano apparecchiature che non sarebbero così moderne come quelle ottenute anche grazie al finanziamento europeo.
Tutto accompagnato da un confronto e un respiro internazionale, che va dal bacino del Mar Ligure e i paesi immediatamente confinanti fino al resto della comunità scientifica internazionale, un’occasione di completamento senza uguali che permette a tutta Arpal di affrontare meglio le richieste della società odierna, alle prese con inquinanti emergenti, cambiamenti climatici e diversificazione delle risorse.
In particolare, la tutela e la valorizzazione della biodiversità e degli ecosistemi e la gestione delle problematiche collegate con l’invasione delle specie aliene sono gli obiettivi dei progetti ALIEM, dei due progetti del PiTEM BIODIVALP e di GIREPAM, che si ricollegano alle azioni che l’Agenzia sta portando avanti in collaborazione con Enti territoriali locali e nazionali nella Rete Europea Natura 2000.
Di notevole importanza per il nostro territorio sono le tematiche relative agli eventi meteorologici e climatici estremi e ai loro effetti. In questo contesto i progetti ADVITAM, ANYWHERE, PROTERINA, RISQ’EAU e i due progetti del PiTEM RISKALP promuovono la resilienza delle popolazioni interessate e l’adattamento al cambiamento climatico attraverso la prevenzione, l’allerta, la protezione e la preparazione alla gestione del rischio.
L’impatto del cambiamento climatico sul territorio e sulla qualità della vita è anche il tema centrale dei progetti CONCERT’EAUX e CLIM’AERA. Il primo si occupa di valutare gli effetti dei cambiamenti climatici sulla disponibilità d’acqua della valle del Roia, mentre CLIM’AERA individua un approccio sinergico tra le politiche clima-aria-energia finalizzato a sviluppare nuove politiche e misure di adattamento e di mitigazione a tutela e vantaggio della popolazione.
Non mancano, ovviamente, i progetti legati al mare e agli ambienti costieri e portuali. Prevenzione e gestione congiunta dei rischi derivanti dall’erosione costiera nell’area di cooperazione rientrano, infatti, fra gli obiettivi prioritari del progetto MAREGOT. Il progetto SICOMAR plus affronta la sfida comune della sicurezza della navigazione e della qualità dell’ambiente marino transfrontaliero, attraverso una serie di attività che verranno successivamente riprese ed ulteriormente sviluppate in due progetti approvati a fine 2018 nell’ambito del programma Marittimo: GIAS e ALACRES2.
SE.D.RI.PORT e SEDITERRA mirano ad identificare una soluzione al problema dell’insabbiamento dei porti attraverso il trattamento e la gestione dei sedimenti portuali, capitalizzando il contributo di precedenti progetti che hanno fornito importanti informazioni sullo stato dei porti e sperimentando sistemi di monitoraggio dell’ambiente marino.
Sempre in ambito portuale, GEREMIA ha come obiettivo la riduzione del rischio da inquinamento da reflui e i possibili impatti sugli ambienti marini circostanti, RUMBLE si occupa di migliorare la sostenibilità dei porti commerciali contribuendo alla riduzione dell’inquinamento acustico, mentre P.Ri.S.Ma.-MED contribuisce ad innovare la governance e la gestione integrata, nei porti commerciali, di rifiuti e scarti derivanti da pesca, acquacoltura e diporto.
Il 2019 si apre quindi con un’Agenzia in prima fila nella gestione efficace dei fondi europei e nella collaborazione nazionale e internazionale nell’ambito della modellistica, del monitoraggio, delle analisi, della formazione, informazione e comunicazione, attraverso la promozione della partecipazione attiva della popolazione e il coinvolgimento delle autorità locali.
Questi progetti, a complemento dell’attività istituzionale, rappresentano un’opportunità importante per il nostro territorio, sia per la varietà delle tematiche affrontate e l’ampiezza delle risorse disponibili, sia per lo stimolo che essi rappresentano allo sviluppo di iniziative efficaci, condivise e partecipate, in grado di trovare soluzioni e proporre metodologie per affrontare sfide che hanno un impatto su tutti noi: siccità, alluvioni, inquinamento e minacce alla ricca biodiversità dell’Europa.
Si possono trovare tutti nella pagina dedicata del sito www.arpal.gov.it, da cui è possibile partire per approfondire ogni loro aspetto.