A 150 anni dalla nascita dell’Organizzazione Mondiale della Meteorologia, il 23 marzo scorso è stata celebrata la giornata mondiale dedicata a questa scienza.
Il tema scelto guarda al domani: “Il futuro di Tempo, Clima e Acqua attraverso le generazioni” e vuole mettere in evidenza sia le conquiste del passato, sia i progressi attuali ma anche il potenziale futuro – dai telegrafi ai supercomputer alla tecnologia spaziale.
Il presente è fatto anche di preoccupazioni: pochi giorni fa l’Intergovernmental Panel on Climate Change-IPCC (il foro scientifico formato proprio dall’Organizzazione meteorologica mondiale e dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) ha, infatti, pubblicato il report di Sintesi (SYR6) che racchiude il lavoro fatto nel corso del sesto Ciclo di valutazione sui cambiamenti climatici.
Nel documento, gli esperti hanno chiaramente sottolineato l’evidente legame tra le emissioni legate all’attività umana e il riscaldamento globale che, in un secolo, è stato di 1,1°C rispetto ai livelli preindustriali. Una situazione che ha portato ad avere eventi meteorologici estremi più frequenti e più intensi.
Ecco, dunque, sempre più evidente anche l’esigenza di strutture di Protezione Civile adeguate alla situazione. In questo senso si innesta il lavoro svolto dal Centro Funzionale Meteo Idrologico di Arpa Liguria che supporta, appunto, la Protezione Civile regionale e che, comunque, quotidiano punto di riferimento per la meteorologia in Liguria.
Ecco allora un video che racconta, in breve, una giornata di lavoro al CFMI Arpa Liguria.