Il Cristo degli Abissi è un tributo alla memoria di tutte le vite perse in mare: adagiato su un fondale a 18 metri di profondità nella baia antistante San Fruttuoso di Camogli, in provincia di Genova, rappresenta il punto con il maggior numero di immersioni nell’intero mar Mediterraneo.
Venerdì 13 luglio, per la prima volta, anche Arpal ha partecipato alle operazioni di manutenzione del Cristo degli Abissi, la statua che è un bene culturale tutelato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio.
Proprio la Soprintendenza, grazie al Servizio Tecnico di archeologia subacquea, ha organizzato e coordinato l’intervento insieme ai Vigili del Fuoco. Con loro i Nuclei Sommozzatori della Guardia di Finanza, dei Carabinieri, della Guardia Costiera, della Polizia di Stato (Cnes), della Marina Militare (Comsubin) e, appunto, i biologi marini subacquei dell’Agenzia che hanno incentrato la loro attenzione sullo studio delle specie presenti sulla superficie bronzea della scultura.
Si è trattata di una delle attività svolte dal gruppo subacquei di Arpal, formato da sei elementi, tecnici dell’Agenzia che, quando impegnati come sub, solitamente si occupano di attività collegate alla strategia marina, quali il monitoraggio delle praterie di Posidonia oceanica.