L’estate 2019 in Liguria è stata caratterizzata da temperature elevate e da precipitazioni decisamente al di sotto delle medie climatologiche.
Per quanto riguarda le temperature nei quattro capoluoghi, quella del 2019 è stata la settima estate più calda dal 1961 ad oggi a Imperia (temperatura massima media 27.7, massima assoluta 33.5), la quinta a Savona (temperatura massima media 28.8, massima assoluta 35.5), la sesta a Genova (temperatura massima media 27.2, massima assoluta 35.0), mentre La Spezia ha vissuto la terza estate più calda degli ultimi 58 anni, con una temperatura massima media di 29.7 gradi e una massima assoluta di 37 gradi. Da segnalare anche come il 2018 fu, invece, il terzo più caldo a Savona, il quinto a Genova e il terzo a La Spezia.
Allargando l’analisi climatologica ad altre stazioni significative sul territorio regionale balza all’occhio come, rispetto ai valori medi di temperatura 1961-2010, si siano avute anomalie positive praticamente ovunque, sia per le minime che per le massime. Unica stazione con una media delle minime inferiore allo “storico” Loco Carchelli, nell’entroterra del Levante genovese con -0.8°, mentre Cairo Montenotte (Savona) e Statale di Né (Genova) hanno registrato valori di 3.5 e 3.3 gradi superiori alle medie climatologiche. Per le massime spicca, invece, il valore di Isoverde, immediato entroterra della città di Genova, dove le temperature massime sono state più elevate della media storica di 4.3 gradi.
Per quanto riguarda le precipitazioni, invece, anomalia decisamente negativa a Genova dove, dal 1961, solo in otto estati è piovuto meno: quest’anno le piogge si sono fermate a 109.8 millimetri. Il trimeste giugno-agosto 2019 si piazza, invece, al quindicesimo posto per quanto riguarda imperia, al ventiseiseimo per Savona e al dodicesimo per La Spezia.
Analizzando, invece, un campione più ampio di stazioni della rete di monitoraggio regionale di Arpal emerge come in pochi casi si siano riscontrate precipitazioni superiori alle medie 1961-2010: in positivo alcune località del savonese (Alassio +47%, Ellera Foglietto +46%, Albenga Molino Branca +40%) mentre differenze negative particolarmente significative si sono registrate a Sanremo (-70%) e in alcune stazioni di Genova e dell’entroterra di Levante del capoluogo (Cabanne di Rezzoaglio -65%, Loco Carchelli -61%, Genova Università -56%, Diga del Brugneto -54%, Viganego -53%, Genova Gavette -52%.).