Ispra e Arpa Liguria affiancano il Ministero dell’ambiente e la Capitaneria di Porto nella gestione dell’emergenza e in particolare nel monitoraggio dell’olio combustibile sversato in mare.
A seguito della collisione fra la portacontainer Cls Virginia e il traghetto RoRo Ulysse della CTN, avvenuta domenica 7 ottobre a nord di Capo Corso, Snpa è stato attivato per collaborare alle operazioni di gestione dell’emergenza causata dallo sversamento di inquinanti in mare. La possibilità che si verifichi un peggioramento delle condizioni meteo-marine e il conseguente aumento del moto ondoso, renderà poco agevole il recupero del combustibile sversato in mare e favorirà lo spostamento dell’olio sotto la superficie del mare.
L’incidente è avvenuto in acque francesi, ad una distanza di circa 18 miglia nautiche dall’isola di Capraia e 20,5 dall’isola di Gorgona, un’area di particolare rilevanza ambientale. Dall’analisi dei dati e delle informazioni pervenute ai tecnici Ispra dalla Capitaneria di Porto italiana e dalle autorità francesi, risulta che la sostanza inquinante riversata in mare si attesti intorno ai 600 metri cubi di “heavy fuel oil” (olio combustibile pesante).
Su richiesta della Capitaneria di Porto, i tecnici Snpa hanno effettuato una serie di simulazioni relative allo sversamento dell’olio combustibile e allo spostamento della miscela in mare. Da informazioni ricevute tramite elaborazioni satellitari di “e-geos”, Ispra ha stimato una lunghezza di 27 km circa della chiazza oleosa e una larghezza di 0,3 km
L’ Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Liguria, con il suo ufficio di modellistica mare, ha effettuato diverse simulazioni sui movimenti della chiazza. E’ stato evidenziato uno spostamento dell’inquinante in direzione ovest compreso tra le 20 e le 25 miglia nautiche dal luogo dell’incidente. L’ufficio modellistica di Arpal – con i suoi tecnici Mauro Quagliati, Stefania Magrì e Patrizia De Gaetano – presenterà questi ultimi dati in occasione di un convegno a Firenze la prossima settimana dedicato proprio ai casi di sversamento nel mar ligure.La missione Sentinel-1 del programma europeo Copernicus ha acquisito le prime immagini della fuoriuscita di carburante a seguito della collisione tra due navi avvenuta il giorno precedente nel Mar Mediterraneo, a nord dell’isola francese della Corsica.
Questa prima immagine mostra che la chiazza oleosa era lunga circa 20 km. Alle 19:21 della stessa sera, tuttavia, le immagini rivelano che la chiazza si era estesa a circa 35 km. E ventiquattro ore più tardi, il 9 ottobre alle 19:14, la macchia era cresciuta fino a quasi 60 km di lunghezza.
potranno essere interessate le coste della toscana e le isole dell’arcipelago?
grazie
Per le notizie ad ora disponibili sembra di no