Arpal ha un’approfondita conoscenza di modellistica marina, per questo ha supportato la Capitaneria di Porto di Genova durante l’esercitazione denominata “Perla di Tigullio”.
La simulazione, effettuata il 9 novembre, prevedeva che una nave da crociera, durante le operazioni commerciali di sbarco passeggeri in mare davanti Portofino, accidentalmente disperdesse gasolio tra Portofino e Santa Margherita Ligure, oltre a dover gestire a bordo una persona gravemente ustionata.
Gli esperti dell’Agenzia si sono occupati ovviamente della parte ambientale dell’esercitazione, andando a simulare lo sversamento e lo spostamento dell’inquinante, grazie al presidio in loco della dott.ssa Patrizia De Gaetano e al supporto dalla sede dei colleghi della modellistica e del centro meteo.
L’accurato bollettino meteo marino, infatti, permette di individuare direzione e intensità del vento, altezza dell’onda e direzione della corrente marina. Elementi utili per fornire indicazioni precise su tempi e zone di spiaggiamento dell’idrocarburo e, soprattutto, per posare le panne di contenimento nella maniera più efficace possibile.
Un altro aspetto importante di questa tecnica di valutazione è che, in condizioni di particolare emergenza, le simulazioni sullo spostamento dell’idrocarburo possono essere fatte “sul campo”, in tempo reale, anche con gli ultimi aggiornamenti modellistici meteo disponibili. Ad esempio, ieri – qualora non si fossero attuate, con esito positivo nel corso dell’esercitazione, le misure di risposta e contenimento previste dal piano di emergenza, redatto appositamente per tale area – si sarebbe avuta questa successione di eventi:
· ore 13:00 – particelle in prossimità della costa e spiaggiamento a Portofino;
· ore 14:00 – spiaggiamento particelle a Santa Margherita;
· ore 21:00 – completamento dello spiaggiamento delle particelle sul litorale tra Santa Margherita e la punta del Promontorio di Portofino.
La modellistica meteo marina a disposizione di Arpal è ad alta risoluzione nel Tigullio, con un ultra-dettaglio fino a 50 metri, ed è utilizzabile per seguire gli spostamenti di eventuali oggetti galleggianti presenti in acqua. Una funzionalità importante, utile anche per l’eventuale ricerca di persone cadute in mare.
L’idea di utilizzare la modellazione marina in appoggio a questo genere di esercitazioni risale al 2013, mentre l’azione di ieri è solo l’ultimo esempio di una collaborazione fra Arpal e la Capitaneria di porto di Genova che prosegue durante tutto il corso dell’anno su numerose attività in mare, dalla balneazione al monitoraggio, dalle esercitazioni anche internazionali come Ramoge alla gestione delle emergenze vere e proprie.