L’amianto presente in natura è legato agli affioramenti di ofioliti, rocce inglobate nelle catene montuose. In italia la distribuzione delle ofioliti è molto disomogenea. La Liguria è caratterizzata da vasti affioramenti in alcuni settori del territorio. L’esperienza di Arpa nella caratterizzazione delle ofioliti.
Le ofioliti di origine naturale
Come noto, la presenza di amianto in natura è legato agli affioramenti di ofioliti, che rappresentano sezioni di crosta oceanica e del sottostante mantello, inglobate nelle catene montuose. La distribuzione delle rocce ofiolitiche nelle Alpi e negli Appennini si caratterizza per una spiccata disomogeneità spaziale. Alcuni tratti di crosta oceanica vengono “salvati” dalla subduzione e carreggiati in lembi ripiegati insieme ai sedimenti della copertura.
Le ofioliti “alpine” affiorano nel settore di catena centro-occidentale della Liguria
e afferiscono agli insiemi strutturali dell’Unità Voltri e della Zona Sestri- Voltaggio. Questi due insiemi hanno raggiunto il massimo grado metamorfico che può raggiungere un tratto di crosta (subduzione) per poi subire un lungo processo di decompressione verso gradi di pressione e temperatura più bassi durante la messa in posto. Le ofioliti “appenniniche” affiorano a basso grado metamorfico nella zona del levante ligure nell’Unità Bracco Graveglia (Liguridi interne) e all’interno di unità a carattere sedimentario con olistoliti… Leggi l’articolo completo di Gianluca Beccaris e Emanuele Scotti (Arpal, Agenzia per la protezione dell’ambiente ligure), in Ecoscienza 1/2018.
Vai a Ecoscienza 1/2018, presentazione del numero
Come noto, la presenza di amianto in natura è legato agli affioramenti di ofioliti, che rappresentano sezioni di crosta oceanica e del sottostante mantello, inglobate nelle catene montuose. La distribuzione delle rocce ofiolitiche nelle Alpi e negli Appennini si caratterizza per una spiccata disomogeneità spaziale. Alcuni tratti di crosta oceanica vengono “salvati” dalla subduzione e carreggiati in lembi ripiegati insieme ai sedimenti della copertura.
Le ofioliti “alpine” affiorano nel settore di catena centro-occidentale della Liguria
e afferiscono agli insiemi strutturali dell’Unità Voltri e della Zona Sestri- Voltaggio. Questi due insiemi hanno raggiunto il massimo grado metamorfico che può raggiungere un tratto di crosta (subduzione) per poi subire un lungo processo di decompressione verso gradi di pressione e temperatura più bassi durante la messa in posto. Le ofioliti “appenniniche” affiorano a basso grado metamorfico nella zona del levante ligure nell’Unità Bracco Graveglia (Liguridi interne) e all’interno di unità a carattere sedimentario con olistoliti… Leggi l’articolo completo di Gianluca Beccaris e Emanuele Scotti (Arpal, Agenzia per la protezione dell’ambiente ligure), in Ecoscienza 1/2018.
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Un pensiero su “L’analisi delle rocce ofiolitiche in Liguria”