Lotta all’inquinamento da plastica, l’impegno di Arpa Liguria

A margine della Giornata Mondiale dell’Ambiente 2023 Arpa Liguria ha fatto il punto sulla propria attività inerente la lotta all’inquinamento da plastica, tema centrale di questo annuale appuntamento di confronto e riflessione.


Arpa Liguria, in quanto capofila della sottoregione Tirrenica per la realizzazione dei monitoraggi previsti dalla Strategia Marina (Direttiva 2008/56/CE), è in prima linea per la raccolta di dati sulla presenza di plastiche e microplastiche in mare, sui fondali e sulle spiagge.

Dal 2015, i tecnici del Centro del Mare sono impegnati nel monitoraggio e nella catalogazione delle particelle di materiale plastico di dimensioni comprese tra 330 micrometri e 5 millimetri sulla superficie del mare in quattro aree della Liguria (Vado Ligure, Punta Mesco, Voltri e Portofino). I prelievi vengono effettuati utilizzando uno speciale retino “manta” a 0.5, 1,5 e 6 miglia dalla costa; il materiale raccolto viene quindi portato in laboratorio per essere analizzato e suddiviso a seconda della forma e del colore.

Secondo i dati raccolti, la quantità di microplastiche nelle acque del Mar Ligure è in linea con quanto registrato nelle altre regioni italiane, e conferma una contaminazione diffusa. La serie storica dei risultati, dal 2015 ad oggi, mostra un valore di IMG 1072 concentrazione che nei mari italiani si attesta su 0,04 microparticelle per m2, ossia 40.000 microparticelle per km2, come riportato nell’annuario dei dati ambientali redatto da ISPRA. Occorre sottolineare che la distribuzione delle microplastiche nelle acque è a macchia di leopardo, con punti di accumulo determinati dall’azione delle correnti marine superficiali e del vento e quindi risulta ancora difficile estrapolare un trend con la base di dati disponibile.

Oltre a registrare la tipologia di item plastico (frammento, filamento, granulo, ecc.) ed il suo colore, parametri di base previsti dai protocolli di monitoraggio europei, i laboratori di Arpa Liguria effettuano un approfondimento analitico, determinando il tipo di plastica dei frammenti raccolti: queste informazioni sono utili per meglio indirizzare le misure e le azioni volte a ridurre questo tipo di contaminazione, sia a livello regionale che nazionale e europeo.

Oltre alle microplastiche, l’Agenzia censisce i macrorifiuti, anche plastici, presenti in altri comparti, tra cui le acque fluviali (alla foce del fiume Magra), alcune spiagge, le acque marine superficiali (nelle stesse aree monitorate per le microplastiche) e i fondali, in aree in cui è presente l’habitat a coralligeno.

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