La situazione in Piemonte
Nei giorni dal 19 al 21 ottobre il Piemonte è stato interessato da intense correnti umide sciroccali associate ad una perturbazione atlantica centrata sulla Spagna, che hanno apportato maltempo con precipitazioni molto intense su tutta la fascia orientale della regione. Mentre le precipitazioni nella zona del verbano, biellese, alto novarese e alto vercellese sono state a prevalente carattere avvettivo e concentrate nella prima parte dell’evento, le precipitazioni nella parte meridionale sono state a carattere convettivo. In particolare, nel primo pomeriggio di lunedì una struttura temporalesca autorigenerante si è formata sul Mar Ligure per estendersi rapidamente sull’alessandrino, dove è rimasta stazionaria per circa 12 ore, determinando una serie di scrosci di pioggia di intensità eccezionale sia come valori cumulati sia sull’intensità oraria delle stazioni della Val d’Orba, di ovadese e tortonese.
A partire dal pomeriggio del 21 ottobre, a causa della permanenza della struttura temporalesca nell’alessandrino, i corsi d’acqua dei bacini di Orba e Scrivia hanno registrato significativi incrementi. In particolare l’Orba ha prima raggiunto i livelli di guardia a Tiglieto e a Casalcermelli, poi, ricevendo le onde di piena dei torrenti Lemme e Piota nel suo tratto di valle, ha superato abbondantemente la soglia di pericolo facendo registrare il suo record storico pari a 7.5 m e transitando a Casalcermelli (AL) con una portata al colmo di 2700-2800 mc/sec, caratterizzata da un tempo di ritorno di circa 100 anni. La piena dell’Orba ha, inevitabilmente, alimentato il tratto finale della Bormida che, ad Alessandria ha raggiunto un colmo di 9.21 m, oltre due metri sopra la soglia di pericolo e massimo storico per la stazione, corrispondente ad una portata di circa 3000 mc/sec con tempo di ritorno di circa 100 anni. A valle della confluenza con la Bormida, il Tanaro ha superato la soglia di pericolo raggiungendo a Montecastello (AL) una portata di circa 3400 mc/sec corrispondente ad un tempo di ritorno tra i 20 e i 50 anni. Le precipitazioni del tortonese hanno determinato il superamento del livello di guardia anche sullo Scrivia a Guazzora (AL).
La situazione in Liguria
Lunedì 21 ottobre scorso il bacino del Mar Ligure è stato interessato da tre differenti momenti critici. Il Sistema Convettivo a Mesoscala (MCS) ha attraversato la regione da Imperia al Tigullio fra le 3.30 e le 7.00, ovunque con intensità sui 5 minuti fra i 6 e i 14 mm (proiezione sull’ora fra i 72 e i 168 mm). Il primo temporale forte organizzato e stazionario ha interessato per un paio d’ore il ponente della città di Genova con precipitazioni fra forti e molto forti. Un secondo temporale forte, organizzato e stazionario, originato dal movimento del primo, ha impattato con gli Appennini nella zona del Turchino e si è fermato per circa dieci ore in valle Stura.
Nella prima fase più stazionaria ha prodotto i suoi effetti a Rossiglione e soprattutto nel basso Piemonte. Il vento da nord, inizialmente debole, ha risospinto verso la Liguria la parte più attiva della struttura temporalesca, riversando 130mm/1h su Campo Ligure fra le 00.15 e 01.15, scroscio più intenso all’interno di una cumulata da479mm/12h. Successivamente il vento da Nord ha iniziato lentamente a prendere il sopravvento, spostando la struttura temporalesca verso la costa tra Cogoleto e Varazze, per estenderla indebolita verso l’entroterra di Genova. Le precipitazioni sono progressivamente scemate fino ad esaurirsi definitivamente verso il mattino.
La situazione in Lombardia
Forti temporali dalla serata di lunedì 21 ottobre hanno interessato in particolare il pavese, il lodigiano e il cremonese con ingenti accumuli di pioggia.
Questi alcuni dei livelli massimi di precipitazioni registratidalla rete di monitoraggio di Arpa Lombardia: 137 mm a S. Angelo Lodigiano (LO) con ben 59 mm in un’ora, 117 mm a Voghera (PV), 109 mm a Cornale (PV). Nelle 48 ore tra domenica 20 e lunedì 21 invece i massimi di precipitazioni registrati sono i seguenti: Gordona (SO) 168 mm, Gerola Alta (SO) 166 mm, Ponte in Valtellina (SO) 166 mm, Val Masino (SO) 165 mm, Vercana (CO) 132 mm, Montemezzo (CO) 102 mm. Ad essere interessati in modo più diffuso sono stati, quindi, i settori alpini e prealpini della regione, specie tra Orobie e Valchiavenna, mentre le precipitazioni sono risultate molto scarse sui settori orientali e totalmente assenti sul mantovano.
Dopo l’attenuarsi del fenomeno, i livelli dei fiumi sull’area milanese e nelle zone montane sono ormai in diminuzione e, alle 8:00 di questa mattina, questi erano i dati registrati dalla rete idrometrica di Arpa Lombardia: Lambro a Milano Parco Feltre 1.07 m (colmo 2.52m); Seveso a Milano-Niguarda, via Ornato -0.08 m (colmo 1.45m), ritornato a livelli ordinari; Brembo a Ponte Briolo 2.69 m (colmo 4.17 m); Serio a Ponte Cene 0.48 m (colmo 1.33 m); Oglio a Darfo 1.18 m (colmo 1.97 m); Adda a Fuentes, ingresso lago di Como 1.85 m (colmo 2.47 m).
Per effetto delle precipitazioni dei giorni scorsi, sono invece in innalzamento i livelli dei grandi fiumi lombardi in pianura, dell’erogazione dai grandi laghi e, alle confluenze, del rigurgito dovuto alla concomitante piena di Po. Attualmente si registrano +0.45 m sullo zero idrometrico sul Ticino a Pavia, +5.54 m sul Lambro a Orio Litta, +1.42 m sull’Adda a Pizzighettone e +2.41 m sull’Oglio a Marcaria, tutti in aumento. Per quanto riguarda il Po, si registrano livelli in crescita in tutti i tratti lombardi.
I forti afflussi di pioggia hanno provocato anche un innalzamento del livello dei laghi, in particolare del lago Maggiore che ha superato la quota di massima regolazione di 1.50 m e che al momento vede l’attuale livello di 1.95 m sull’idrometro di riferimento di Sesto Calende ancora in aumento: la portata erogata supera di poco i 1000 mc/s.
Per seguire gli aggiornamenti sulla nuova perturbazione in arrivo da giovedì 24 consulta i siti istituzionali e i profili social delle Agenzie.
Piemonte: www.arpa.piemonte.it e su Twitter @ArpaPiemonte #allertameteoPIE
Liguria: www.allertaliguria.gov.it e su Facebook Arpal
Lombardia: www.arpalombardia.it e su Twitter @arpalombardia