Arpa Liguria continua a potenziare la rete freatimetrica automatica per il monitoraggio quantitativo delle acque sotterranee, una risorsa strategica per l’approvvigionamento idrico della Liguria.
Un freatimetro è uno strumento ospitato in un tubo (pozzo o piezometro) infisso nel terreno che consente di misurare il livello dell’acqua nel sottosuolo. La sonda registra parametri come la profondità della falda, la temperatura e la conducibilità elettrica dell’acqua. Una centralina trasmette quotidianamente i dati acquisiti ai server di Agenzia e da questi a Regione Liguria. Ogni stazione della rete automatica è dunque costituita da un pozzo o piezometro allestito con una sonda freatimetrica e con un datalogger per la trasmissione dei dati. Nelle scorse settimane sono state installate 25 nuove stazioni di monitoraggio pari a un incremento del 30% della rete. I nuovi strumenti si aggiungono infatti agli 83 già attivi e distribuiti nei principali bacini idrografici regionali per un totale di 108 stazioni di monitoraggio a copertura dei 41 corpi idrici sotterranei in acquiferi porosi di fondovalle (l’insieme delle acque sotterranee ospitate nei sedimenti alluvionali) individuati da Regione Liguria.
La rete freatimetrica ligure
La rete si estende da La Spezia a Ventimiglia e comprende sia piezometri di proprietà che pozzi a servizio di acquedotti pubblici o privati. Il potenziamento è avvenuto in questa fase grazie alla realizzazione di nuovi piezometri finalizzati anche al monitoraggio qualitativo delle acque sotterranee. Arpa Liguria ha inoltre recuperato vecchi pozzi e piezometri per razionalizzare e ottimizzare le risorse esistenti.

Ulteriori sviluppi sono in corso e previsti nel breve periodo grazie ad appositi finanziamenti regionali e da progetti europei.
L’obiettivo del sistema è misurare in continuo lo stato quantitativo delle risorse idriche per supportare le decisioni regionali in materia di gestione idrica e ambientale ai sensi del D.lgs. 152/06 (T.U.A.) e del D.Lgs 30/09 (“Attuazione della direttiva 2006/118/CE, relativa alla protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento e dal deterioramento”). Grazie alle attività di monitoraggio è infatti possibile individuare situazioni critiche e fornire un prezioso supporto conoscitivo per prevenire gli impatti di squilibri idrici sulla cittadinanza.
Cosa misura un freatimetro?
Ogni stazione è dotata di sensori automatizzati e di data-logger alimentati con batterie a lunga durata. I parametri misurati includono:
- Pressione idrostatica: da cui si ricava la profondità della falda
- Soggiacenza: distanza tra la superficie del terreno e il livello della falda
- Temperatura dell’acqua
- Conducibilità elettrica: disponibile in molte installazioni dove utile a individuare eventuali intrusioni saline
Le misure vengono acquisite ogni ora e inviate ad Arpa Liguria giornalmente mediante teletrasmissione (oltre 2500 dati al giorno per ciascun parametro) al Sistema informativo dedicato SIASS (Sistema Informativo Acque Sotterranee e Superficiali). L’informazione viene poi validata e resa disponibile pubblicamente attraverso il sistema informativo regionale ambientale della Liguria (SIRAL).
Automazione e gestione remota
I dispositivi installati permettono di monitorare le stazioni da remoto e avere segnalazioni in caso di guasto o anomalia. Inoltre il personale Arpa Liguria non è più costretto a effettuare sopralluoghi periodici per raccogliere manualmente i dati: la rete è integralmente in grado di registrare e trasmettere automaticamente le misure con molteplici vantaggi in termini di efficienza e tempestività del monitoraggio e per la gestione degli interventi.
Due volte all’anno è comunque prevista una manutenzione ordinaria, con controlli sul corretto funzionamento, la taratura dei sensori e la pulizia delle installazioni. In caso di guasti, è prevista la sostituzione dei componenti e il ripristino completo della funzionalità.
Una rete strategica per il territorio
La rete freatimetrica di Arpa Liguria esiste dai primi anni 2010. All’inizio era solo a “scarico manuale dei dati”, cioè richiedeva la presenza sul posto per ottenere i dati dalle sonde nei pozzi o piezometri. Dal 2015 è iniziato un processo di aggiornamento o “revamping” con l’automatizzazione di circa il 50% della rete. Dal 2021-2022 si è arrivati infine progressivamente all’automatizzazione di tutta la rete, che rappresenta oggi uno strumento strategico per il monitoraggio dello stato delle acque sotterranee in Liguria. I dati raccolti permettono di:
- valutare la disponibilità della risorsa idrica bacino per bacino
- analizzare le rette di tendenza per lo studio degli impatti climatici
- supportare la Regione nella pianificazione idrica
- individuare situazioni di criticità o squilibri.
Oggi lo stato quantitativo delle risorse sotterranee liguri è sotto controllo. Ma il monitoraggio resta essenziale per prevenire le emergenze e garantire la sicurezza idrica dei territori.