L’ozono O3, gas formato da tre atomi di ossigeno, in natura si trova in concentrazioni rilevanti negli strati alti dell’atmosfera terrestre, dove protegge dalla radiazione ultravioletta. Negli strati bassi dell’atmosfera, invece, è presente in basse concentrazioni, tranne nelle aree in cui la presenza di alcuni inquinanti chimici, in concomitanza di fattori meteo-climatici favorevoli come le alte temperature estive, può indurne la formazione con conseguente aumento della concentrazione.
Scheda informativa sull’ozono.
Un inquinante dannoso per la salute
La presenza di elevati livelli di ozono, a causa del suo alto potere ossidante (per effetto dell’ossigeno nascente che si libera quando la molecola si dissocia), danneggia la salute umana, ma anche quella degli animali e delle piante (ne influenza la fotosintesi e la crescita, entra nel processo di formazione delle piogge acide, con danni alla vegetazione ed ai raccolti), deteriora i materiali (danni al patrimonio storico-artistico) e riduce la visibilità.
Per quanto riguarda gli effetti sulla salute dell’uomo, al momento non sono ancora ben note le conseguenze “croniche”, derivanti cioè da una lunga esposizione a basse concentrazioni di ozono. Gli effetti “acuti” più evidenti sono la forte azione irritante alla mucosa degli occhi, infiammazioni ed alterazioni a carico dell’apparato respiratorio (soprattutto naso e gola, con tosse, difficoltà respiratorie, sensazioni di affaticamento e perfino edema polmonare) ed un senso di pressione sul torace.
Concentrazioni particolarmente elevate possono portare anche ad alterazioni delle funzioni respiratorie, a un aumento della frequenza degli attacchi asmatici, a una diminuzione della resistenza alle infezioni batteriche polmonari, all’insorgere di malattie dell’apparato respiratorio e al peggioramento di patologie, già in atto, di tipo respiratorio (polmoniti croniche ostruttive, bronchiti croniche, asma, enfisema polmonare) e cardiaco (ischemia del miocardio).
Le più recenti indagini mostrano che lo smog estivo e il forte inquinamento atmosferico possono portare a una maggiore predisposizione ad allergie delle vie respiratorie.
In generale occorre ricordare che gli effetti dell’ozono sono contraddistinti da grandi differenze individuali e gli eventuali disturbi sanitari non hanno carattere cumulabile, ma tendono a cessare con l’esaurirsi del fenomeno di concentrazione acuta di ozono.
I soggetti più sensibili al fenomeno sono i bambini, gli anziani, le donne in gravidanza, chi svolge attività fisica o lavorativa all’aperto. I soggetti a rischio sono le persone asmatiche, con patologie polmonari o cardiache.
Valori limite di riferimento per l’ozono (D.Lgs.155/2010)
Soglia d’informazione | Media massima oraria | 180 µg/m3 | |
Soglia d’allarme | Media massima oraria | 240 µg/m3 | |
Valore obiettivo | Media massima giornaliera calcolata su 8 ore | 120 µg/m3 | <= 25 volte/anno come media su 3 anni |
Il numero di superamenti del Valore Obiettivo assume significato se valutato come media su tre anni. In tal senso la normativa in vigore stabilisce un limite massimo di 25 giorni di superamenti per anno civile calcolati come media su tre anni. Nell’articolo vengono indicati i dati relativamente a questo parametro su base annuale/mensile, quindi ne va tenuto conto nella lettura degli stessi.
L’Organizzazione mondiale della sanità nelle sue Linee guida sulla qualità dell’aria, raccomanda di non superare nel corso dell’anno una massima media giornaliera sulle 8 ore pari a 100 µg/m3.
La situazione dell’ozono a fine luglio
A fine giugno abbiamo già segnalato l’innalzarsi dei valori di ozono in corrispondenza dell’ondata di calore che ha investito la penisola, ora facciamo il punto della situazione alla fine di luglio.
Diverse Arpa hanno segnalato il superamento della soglia di informazione (media oraria >180 µg/m3) e, in alcuni casi, anche quella di allarme (media oraria >240 µg/m3).
Ecco alcune delle situazioni più significative:
Trento. Dopo i valori massimi raggiunti sul territorio provinciale il 27 giugno, con superamento della soglia di allarme a Rovereto (284 µg/m³) e Riva del Garda (266 µg/m³), le concentrazioni di ozono si sono mantenute piuttosto elevate anche nei giorni successivi. Nel mese di luglio vi sono stati superamenti della soglia di informazione in tutte le stazioni in cui è attiva la misura di questo inquinante. I valori più alti si sono registrati durante la prima settimana di luglio: Trento (207 µg/m³), Rovereto (237 µg/m³), Borgo Valsugana (199 µg/m³), Riva del Garda (224 µg/m), Piana Rotaliana (202 µg/m³), Monte Gaza (237 µg/m³). In tutto, nel mese di luglio in Provincia di Trento si sono avuti 4 giorni di superamento della soglia di informazione a Trento, 6 a Rovereto, 2 a Borgo Valsugana, 5 a Riva del Garda, 5 in Piana Rotaliana e 11 sul Monte Gaza.
Provincia di Bolzano, sul sito dell’Agenzia sono disponibili le i dati in tempo reale delle centraline che monitorano la qualità dell’aria in Alto Adige, in 12 di queste viene misurato l’ozono, per il quale in luglio si sono registrati 11 superamenti del limite di informazione di 180 µg/m3 .
Lombardia, in merito ai superamenti della soglia di informazione (180 µg/m³) e della soglia di allarme (240 µg/m³) nel mese di luglio si sono verificati diversi superamenti, riepilogati nella seguente tabella, nella quale sono riportati i numeri di giorni di superamento delle soglie a livello provinciale.
Province | MI | MB | CO | VA | BG | BS | LC | CR | LO | MN | PV | SO |
N° giorni supero soglia informazione (180 µg/m³ ) | 9 | 11 | 14 | 9 | 14 | 10 | 15 | 9 | 8 | 8 | 6 | 1 |
N° giorni supero soglia allarme (240 µg/m³ ) | 0 | 3 | 1 | 0 | 2 | 0 | 4 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
La massima oraria raggiunta nel mese di luglio 2019 è stata 275 µg/m³, registrata il 24/07/19 nella stazione di Moggio (LC). Per quanto riguarda il valore obiettivo di 120 µg/m³, nel mese di luglio, nella rete di centraline del Programma valutazione, si sono verificati da un minimo di 4 a un massimo di 30 giorni di superamenti; questi ultimi nella stazione di Moggio (LC).
Veneto, nel mese di luglio ci sono stati due episodi con superamenti della soglia di informazione e, in alcuni casi sporadici, della soglia di allarme. Il primo è la coda dell’episodio più critico per l’ozono nel 2019, iniziato il 23 giugno, con superamenti massicci e diffusi della soglia di informazione e della soglia di allarme e con il picco dei valori raggiunto il 27 (fino a 334 µg/m3). Fino al 6 luglio l’ozono fa registrare ancora diffusi superamenti della soglia di informazione, anche se con massimi solo sporadicamente superiori a 200 µg/m3, con il picco il primo luglio in zona montana, ad Asiago (circa 1350 m slm), con 231 µg/m3. La centralina di Boscochiesanuova, che a giugno aveva registrato il massimo assoluto per l’anno, raggiunge il 2 luglio i 219 µg/m3. Domenica 7, l’arrivo di un’area di instabilità pone fine a questo lungo episodio di criticità dell’ozono. Durante il resto del mese non si registrano episodi di accumulo a carattere regionale fino al 23 luglio, in cui le concentrazioni di ozono fanno registrare per 4 giorni ancora diffusi superamenti della soglia di informazione, con massimi tuttavia piuttosto contenuti, poco al di sopra dei 180 µg/m3. Nella prima settimana di agosto non vi sono stati episodi degni di nota in Veneto. I dati storici per l’inquinante mostrano come siano piuttosto sporadici i casi di superamento diffuso delle soglie di legge per l’ozono, comunque limitati per lo più alla prima quindicina di agosto. vai ai dati in diretta – vai alle previsioni ozono – A proposito di ozono.
Valle d’Aosta, dove l’ozono viene misurato in quattro centraline, Aosta piazza Plouves (urbano), Aosta Liconi (fondo urbano), La Thuile (rurale remoto), Donnas (fondo rurale – all’imbocco della Valle, vicino alla pianura padana), in quest’ultima centralina si sono verificati, nel mese di luglio, i 2 superamenti del livello di attenzione con un picco di 195 µg/m3 il 25 luglio.
Piemonte, il valore obiettivo annuale per la protezione della salute umana è pari a 120 µg/m3, calcolato come media massima delle 8 ore consecutive da non superare in più di 25 giorni per anno civile, potrà a rigore essere valutato solo al termine del periodo estivo ma, in base ai dati sinora disponibili, appare molto probabile che tale limite non venga rispettato su tutto o gran parte del territorio regionale, come d’altra parte accade di norma nei mesi estivi. Il valore massimo orario, pari a 204 µg/mc, è stato raggiunto a luglio il 25 alle ore 14.00 nella stazione di Druento – La Mandria, che è posizionata all’interno di un grande parco suburbano e risente quindi dei fenomeni di accumulo dell’ozono nelle aree lontane da quelle di emissione dei precursori. Per la stessa ragione, la stazione di Druento presenta anche il numero massimo di superamenti della soglia di informazione, pari a 180 µg/mc come media oraria. Superamenti della stessa soglia sono avvenuti anche nel 31% delle stazioni riportate nella tabella pubblicata sul sito dell’agenzia.
Emilia-Romagna, Arpae pubblica un bollettino che indica i dati giornalieri e il numero progressivo dei superamenti del valore obiettivo per la protezione della salute umana (120 µg/m3), delle soglie di informazione (180 µg/m3) e di allarme (240 µg/m3). A fine luglio, delle 34 centraline che monitorano l’ozono, in 25 era già stato sforato il limite di un massimo di 25 volte/anno (come media su 3 anni) del valore obiettivo (120 µg/m3), con la vetta di 50 volte per la centralina di Parco Montecucco a Piacenza, la stessa centralina aveva già superato 64 volte la soglia d’informazione. Nessun superamento invece per la soglia d’allarme. Nel sito di Arpae sono disponibili informazioni sanitarie sugli effetti dell’ozono sulla salute, sui gruppi di popolazione a rischio, le precauzioni per ridurre i rischi e alcuni suggerimenti dietetici.
Friuli Venezia Giulia, sul sito dell’agenzia è disponibile la visualizzazione dei risultati giornalieri del monitoraggio dell’ozono per ciascuna centralina e le previsioni per i cinque giorni successivi. Brochure informativa sull’ozono.
Di seguito una tabella riassuntiva dei valori di ozono registrati a luglio in FVG
Liguria, nel mese di luglio si sono registrati numerosi superamenti del valore obiettivo (il maggior numero di volte – 11 – nella stazione di Bolano-SP), ma nessuno della soglia di informazione. Il valore massimo orario registrato è stato di 174 µg/m3, nelle stazioni di Sanremo-Giardini Regina Elena (IM) e Quiliano (SV).
Toscana, solo la stazione di Firenze-Settignano ha registrato due superamenti del limite di informazione con 189 e 182 µg/m3, molti, però, i superamenti del valore obiettivo di 120 µg/m3, che sono stati – fra giugno e luglio – 37 (LU-Carignano), 36 (FI-Settignano), 33 (GR-Maremma), 32 (PI-Montecerboli), 31 (PT-Montale), 30 (FI-Signa), interessando quindi sostanzialmente gran parte della regione. La mappa con le previsioni per i prossimi giorni.
Umbria, anche in Umbria in luglio sono stati registrati molti superamenti del valore obiettivo, ma nessuno del limite di informazione, nel grafico i dati di una delle centraline più significative per questo inquinante.
Marche, nel mese di luglio sono stati registrati complessivamente, dalle 14 centraline che monitorano l’ozono, 74 superamenti del valore obiettivo di 120 µg/m3, mentre nessun superamento della soglia di informazione (180 µg/m3) e di allarme (240 µg/m3). Le stazioni con il maggior numero di superamenti del valore obiettivo sono state quelle di Macerata Collevario e Genga Parco Gola della Rossa con 13 superamenti ciascuna. I giorni con il numero massimo di superamenti del valore obiettivo (8 superamenti ciascuno) sono stati il 6 e il 22 luglio, mentre il valore massimo nel mese è stato registrato dalla stazione di Urbino il 2/7/2019 (164 µg/m3).
Lazio, l’Arpa pubblica sul proprio sito un bollettino quotidiano e un report settimanale sui diversi inquinanti. Dall’inizio della stagione si sono verificati un limitato numero di superamenti del livello di informazione (180 µg/m3), nel maggior numero dei casi nella centralina di Roma-Cavaliere 6, e Civitavecchia-Sant’Agostino 5.
Molise, il sistema di monitoraggio di Arpa Molise, ha registrato in luglio, solo in un paio di giorni superamenti del livello di informazione a Campobasso.
Abruzzo, il valore obiettivo di 120 µg/m3 (che non dovrebbe essere superato 25 o più volte all’anno come media su 3 anni), ha già raggiunto quota 31 nella centralina di Via Sacco Pescara (PE), 36 a Francavilla al mare (CH) e 41 nella centralina Scuola Antonelli Chieti Scalo (CH).
Campania, nel sito dell’agenzia sono disponibili i report con i dati validati giornalieri, dai quali si rileva che ai primi di agosto il livello di informazione è stato superato, almeno una volta, in dieci centraline; in particolare in modo significativo in quella di S. Vitaliano-NA Scuola Marconi (32) e Avellino AV41 Sc.V Circolo (26).
Basilicata, sul sito dell’agenzia viene pubblicato il bollettino quotidiano della qualità dell’aria. Nel mese di luglio si sono verificati 4 superamenti del livello di informazione, tutti presso la centralina di Potenza – C.da Rossellino, il valore massimo, 187 µg/m3, è stato raggiunto l’11 luglio in questa centralina.
Puglia, nel corso del mese di luglio ci sono stati numerosi superamenti del valore obiettivo di 120 µg/m3 (il maggior numero – 25 – si è verificato in quella di Bari, via Altamura), e uno solo del limite di informazione, a Taranto il 4 luglio, con 181 µg/m3. Sul sito dell’agenzia, oltre al bollettino quotidiano, viene pubblicato un report mensile con il dettaglio dei dati dei diversi inquinanti.
Sicilia, in totale nel mese di luglio ci sono stati 25 superamenti del valore obiettivo di 120 µg/m3 (1 nella stazione “AG – ASP”, 6 nella stazione “Gela – Biviere”, 17 nella stazione “Enna”, 1 nella stazione “Misterbianco”)
Il valore massimo raggiunto è stato di 139 µg/m3 nella stazione di Enna il primo di luglio.
Sardegna, sul sito di Arpa sono disponibili i dati giornalieri e le relazioni mensili con la sintesi dei risultati.
Nel mese di luglio, nelle 26 centraline che monitorano l’ozono, si sono avuti 18 superamenti del valore obiettivo per la protezione della salute umana (120 µg/m3), con la vetta di 13 superamenti nella centralina di SEULO CENSE0, classificata “Rurale” ai sensi dgr 52/19 del 2013.
Nessun superamento invece per le soglie di informazione (180 µg/m3) e di allarme (240 µg/m3).
Utile e interessante articolo su Ozono a livello nazionale con gli spaccati regionali ma….possibile che ancora ogni arpa riporti i dati grafici in formati diversi….la popolazione non esperta ha difficoltà a seguire. In questo caso ( a differenza dei colori dei sacchi della raccolta differenziata dei rifiuti urbani ) non è necessaria una norma ma trovarsi d’accordo. Se comunicare è anche “ingaggiare” allora cominciamo con le cose “più semplici” e semplificabili!