Proseguono le attività Arpal relative alla gestione dell’emergenza seguita al crollo di ponte Morandi, a Genova. Diversi gli ambiti in cui i tecnici di Agenzia, e più in generale di tutto Snpa, potrebbero intervenire: dal meteo alla qualità dell’aria, dalle analisi ai monitoraggi ambientali.
In questi giorni l’Agenzia è impegnata, come molti altri enti, nel tavolo di lavoro coordinato da Regione Liguria, per l’applicazione della specifica Ordinanza Capo Dipartimento della Protezione civile 22 agosto 2018, n. 539 recante “Primi interventi urgenti di protezione civile in conseguenza dell’emergenza determinatasi a seguito del crollo di un tratto del viadotto Polcevera dell’autostrada A10, nel Comune di Genova, noto come ponte Morandi, avvenuto nella mattinata del 14 agosto 2018”.
Dal 15 agosto Arpal emana un bollettino meteo-idrologico previsionale dedicato alla bassa Val Polcevera, per permettere lo svolgimento dei lavori in alveo nella massima sicurezza possibile, e ha subito ricalcolato, insieme a Fondazione Cima, la risposta del bacino alla luce dei nuovi ingombri. Un’azione quasi in tempo reale resa possibile grazie alla collaborazione e al supporto immediato di Arpa VdA, che già nelle prime 24 ore è intervenuta con un proprio operatore dotato di idonea strumentazione formata da droni e antenne GNSS (qui il resoconto dell’attività di Arpa VdA).
Accanto alla previsione dedicata, che verrà mantenuta per tutto il tempo necessario, adesso l’attenzione di Arpal è focalizzata sulle tematiche di interesse ambientale, con risvolti talvolta anche sanitari.
Sono stati eseguiti diversi sopralluoghi, con campionamenti insieme ad Asl e Polizia Scientifica e analisi al microscopio a scansione elettronica, che hanno scongiurato la presenza di amianto fra i detriti del ponte e le costruzioni già interessate dal crollo.
L’Agenzia rimane a disposizione per le richieste del tavolo tecnico e degli inquirenti.