Nei giorni scorsi una squadra Arpal ha portato a Milano, in zona Politecnico, due strumenti “smart“, un misuratore di biossido di azoto e uno di polveri sottili.
Gli smart sensor sono sensori non ufficiali per il rilevamento della qualità dell’aria; rappresentano una nuova sfida dal punto di vista tecnico e dei possibili utilizzi. Costano meno (a volte sensibilmente meno), sono meno energivori e occupano meno spazio rispetto alle centraline di monitoraggio gestite dalle Arpa, ma necessitano di una interpretazione dei valori rilevati perché soggetti alla variabilità di altri parametri. Sono in grado però di sondare situazioni particolari, aggiungendo elementi utili per decidere se e dove realizzare eventuali approfondimenti con altra strumentazione più affidabile.
Arpal effettua la sperimentazione di smart sensor già dal 2019, dapprima in convenzione con il comune della Spezia, ora in occasione del progetto Aer-nostrum, di cui è capofila. Questo progetto è finalizzato alla realizzazione di un osservatorio transfrontaliero per il monitoraggio della qualità dell’aria nei porti attraverso un approccio innovativo basato proprio sul confronto fra gli strumenti impiegati, sull’analisi e l’implementazione dei modelli previsionali, sull’armonizzazione delle metodologie di indagine e sulla condivisione dei dati.
Nel capoluogo lombardo verrà effettuata una campagna di interconfronto di smart sensor ospitata in due postazioni di qualità dell’aria di Milano, per circa 2 mesi in totale. La campagna è stata organizzata nell’ambito della IAS, Italian Aerosol Society, vede la partecipazione di 9 soci IAS (tra Arpa, CNR e società private), con 13 strumenti messi a disposizione. La partecipazione di Arpa Lombardia non avviene solo in quanto padrone di casa, ma perché l’elevata conoscenza della materia e dei complicati aspetti tecnici che la regolano permette di capire il grado di affidabilità di questa strumentazione sperimentale e addirittura fornire indicazioni su come eventualmente migliorarla.
L’attività di interconfronto verranno presentati il prossimo maggio, in occasione del Convegno nazionale sul particolato atmosferico di Bologna.