Il 2020 è stato un anno che il settore personale Arpal non dimenticherà tanto facilmente: nonostante le difficoltà del periodo – comuni a tutti – in 12 mesi è stata concretizzata una mole di lavoro che ha pochi precedenti nella storia recente dell’ufficio.
La punta dell’iceberg è stata rappresentata dalla conclusione del percorso concorsuale, primo nella storia dell’Agenzia, per la creazione di nuovi dirigenti ambientali. Dopo oltre due anni dalla pubblicazione in gazzetta del bando, a fine gennaio è stata decretata la graduatoria e quest’anno, fra Arpal e Regione Liguria, sono già stati assunti i primi 11 dirigenti. Altre 5 assunzioni sono previste, solo in Arpal, dal piano triennale dei fabbisogni del personale per gli anni 2021 e 2022, che porterà il rinnovo della dirigenza al 40%. Inoltre, alla graduatoria si stanno interessando altre Arpa d’Italia: grazie a questo concorso, dalla Liguria uscirà una piccola fetta di classe dirigente del Sistema nazionale di protezione dell’ambiente.
Tornando alla nostra Agenzia, il potenziamento di Arpal ha riguardato anche il comparto, che ha visto importanti novità sia per i nuovi ingressi, sia per le possibilità di carriera.
Nel 2020 sono stati assunti 2 geologi, 1assistente amministrativo, 1 ingegnere (che ha raggiunto i 7 già entrati a fine 2019), e il 2021 si aprirà con ben 11 stabilizzazioni di colleghi che lavoravano insieme ad Arpal da diversi anni, e avevano tutti i requisiti necessari.
Di estrema attualità il concorso per 16 progressioni verticali, con passaggi dalla categoria C alla D, che si andranno ad aggiungere ai 3 già promossi questa estate: si è concluso in questi giorni! E sarà presto completato il concorso per collaboratore amministrativo, necessario per assumere 7 amministrativi.
Fra gli ultimi atti del 2020, infine, dopo i blocchi contrattuali risalenti al 2010, sono istituiti 34 incarichi funzionali: si tratta di un istituto introdotto dall’art. 14 del vigente contratto del comparto sanità che comporta lo svolgimento di funzioni con diretta assunzione di elevate responsabilità, aggiuntive e/o maggiormente complesse rispetto alle attribuzioni proprie della categoria e profilo di appartenenza.
Un anno di lavoro decisivo per presentarsi nel nuovo anno con questi numeri: 303 dipendenti, 36 dirigenti e 267 figure del comparto (152 femmine e 151 maschi), con una percentuale di laureati del 62%, in grande maggioranza in materie scientifiche.
Un bagaglio di competenze tecniche trasversali necessarie per traguardare l’Agenda 2030, che ha fissato una serie di 17 obiettivi interconnessi, definiti dall’Organizzazione delle Nazioni Unite come strategia “per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti”.