L’attività di ARPA Lombardia in materia si rivolge, principalmente, alla vigilanza e controllo dei valori relativi all’intensità dei campi elettrici, magnetici e dell’elettromagnetismo ambientale in generale.
Il monitoraggio viene effettuato rispetto ai limiti scanditi dalla vigente normativa e si traduce nella tenuta e aggiornamento del Catasto Regionale degli Impianti Radioemittenti (CASTEL) in regione Lombardia.
ARPA valuta altresì le richieste di installazione e modifica degli impianti di telecomunicazione e radiotelevisione, rilasciando pareri tecnico-scientifici su procedimenti di competenza di altri Enti.
All’interno di dette attività gli utenti esterni si relazionano agli URP per approfondire, prevalentemente, gli aspetti annessi all’esposizione domestica delle persone.
Dei circa 3.800 contatti tracciati dagli URP dipartimentali (e della sede centrale) nel corso del 2018, il 6,7 % ha riguardato il tema dei campi elettromagnetici.
Oltre la metà di questi (circa il 57%) si riferisce a segnalazioni di privati cittadini, scaturite dalla preoccupazione sugli effetti sanitari annessi all’esposizione ai CEM, soprattutto in presenza di contributi multipli di antenne per le telecomunicazioni o vicinanza alle stesse.
Un ulteriore 20% dei contatti ha assunto un carattere più generico, in termini di richieste informative sulla natura e gli effetti dell’elettromagnetismo, nonché sui dettami delle normative applicabili in materia.
Il 12% dei contatti URP in tema di campi elettromagnetici è riconducibile a professionisti del settore o comunque tecnici (utenze non domestiche), che si sono interfacciate con ARPA Lombardia per conoscere gli iter procedimentali delle installazioni, condividere le informazioni del Castel o asservire i dati ARPA ad altre questioni tecniche correlate (es. di natura paesaggistica, agibilità residenziale, valore degli immobili in sede di compravendita, etc.)
Sussiste poi un 8% di richieste atte a verificare o comprendere le cause di interferenza tra apparecchiature con trasmissione a mezzo di segnali elettromagnetici, per le quali gli Uffici ARPA rimandano ai competenti Organismi (Ispettorato territoriale del Ministero dello Sviluppo Economico).
Residuali sono stati, infine, i contatti relativi all’utilizzo radioamatoriale di strumenti di comunicazione, all’esposizione ai fini della sicurezza sui luoghi di lavoro e alla presenza di infrastrutture con impatto visivo sul paesaggio.
Per quanto riguarda la natura delle sorgenti emissive, a preoccupare (o comunque, interessare) maggiormente i cittadini lombardi sono le stazioni radio base per la telefonia mobile, oggetto di ca il 70% delle trattazioni URP.
Il 28% ha riguardato, invece, la presenza ed operatività di elettrodotti.
In ultimo, l’analisi puntuale dei contenuti e delle forme di esposizione delle problematiche ambientali avanzate agli URP, hanno evidenziato una platea già consapevole della materia ed informata sulle relative criticità, per circa il 30% dei contatti totali sul tema dell’elettromagnetismo.