Si è svolta lo scorso 8 settembre a Milano, nella Cupola Fiore dell’Osservatorio astronomico di Brera, la conferenza stampa organizzata da Arpa Lombardia in occasione dello scoprimento della targa con cui l’Organizzazione Meteorologica Mondiale ha riconosciuto all’istituto il titolo di “Osservatorio centenario”.
Un premio che viene assegnato a quelle stazioni – ad oggi 140 in tutto il mondo – che possono vantare misurazioni meteorologiche, con standard certificati, che durano da più di cento anni.
La stazione di Milano Brera detiene anche un altro record: in funzione dal 1763 è, insieme all’Osservatorio austriaco di Kremsmuenster, attivo anch’esso da 259 anni, la stazione con la serie storica di misurazioni meteorologiche più lunga del mondo.
Orietta Cazzuli, responsabile del Servizio meteo Arpa Lombardia che gestisce la stazione Milano Brera dal 2004, ha mostrato come dal 2000 in poi le anomalie annue di temperatura siano sistematicamente positive (anche di oltre 2°C), confermando che quella del 2022 è stata l’estate più calda registrata a Milano fino ad ora.
Con un’anomalia di + 2,8 °C rispetto alla media del trentennio di riferimento (1991 – 2020), è stata superata, nei tre mesi estivi del 2022, persino l’estate del 2003, con ben 77 giornate classificate come «estive» (cioè con i valori massimi oltre i 30 gradi) e 81 notti classificate come «tropicali» (quando la temperatura minima non scende sotto i 20°C).
Dati record che danno la misura di come stia cambiando il clima, con un numero di giornate in cui le temperature di gelo (sotto lo zero) sono in costante diminuzione dal 2000 a oggi, e un discostamento medio delle temperature negli ultimi dodici mesi che varia dai 1.8 ai 3.4 gradi. «Per stabilizzare o addirittura invertire questo trend occorre essere, tutti noi, meno energivori» ha commentato Cazzuli.
Durante il suo intervento, il climatologo Maurizio Maugeri ha sottolineato la necessità e anche la complessità dell’omogeneizzazione e della calibrazione delle serie storiche, al fine di rendere i dati comparabili. «Tutti i dati indicano nel lungo periodo un aumento delle temperature rilevate – ha spiegato Maugeri – ma quanto dipende dall’evoluzione del clima e quanto dall’espansione della città?».
«Quello che possiamo dire – ha continuato – è che l’incremento delle temperature è stato di 3 gradi dall’inizio del ‘800 ad oggi, cioè da quando i dati hanno una loro coerenza interna e una robustezza data dall’integrazione di un numero sufficiente di stazioni distribuite sul territorio».
A sua volta il direttore dell’Osservatorio Roberto Della Ceca ha parlato delle attività di questa prestigiosa istituzione astronomica e meteorologica, tra la sua sede milanese e quella osservativa di Merate, attiva dal 1923.
L’astrofisica dell’Osservatorio Anna Wolter ha raccontato invece la storia plurisecolare dell’istituzione milanese, attraverso la poderosa documentazione in suo possesso. «Si contano sulle dita di una mano le volte in cui le misurazioni di Milano Brera si sono interrotte: una volta durante le cinque giornate di Milano nel 1848, segno che forse anche i meteorologi erano sulle barricate. E un’altra volta l’8 agosto 1943, durante i bombardamenti alleati» ha spiegato.
Materiali, immagini e video sono disponibili a questo link: OSSERVATORIO_08092022