E’ stato recentemente pubblicato sulla rivista internazionale Remote Sensing l’articolo “Flow velocity variations and surface change of the destabilised Plator Rock Glacier (Central Italian Alps) from aerial surveys”, che analizza, nel periodo 2016-2020, la dinamica del ghiacciaio roccioso del Plator (Bormio – SO), già oggetto di interessi nel passato per le potenziali interferenze con infrastrutture e attività antropiche.
Sulla base dei dati ottenuti dai rilievi tramite drone (ortomosaici e modelli digitali del terreno ad altissima risoluzione), effettuati annualmente nel periodo estivo, si evidenzia una forte eterogeneità delle velocità di scorrimento dell’ammasso, variabili da 0.40–0.90 m/anno nel settore di monte, a più di 4.0 m/anno alla fronte e una significativa accelerazione dal 1981 (dati pregressi) ad oggi.
La progressione della linea del fronte e lo scorrimento del piede della scarpata di valle del ghiacciaio roccioso, unitamente alla distribuzione spaziale degli spostamenti superficiali, costituiscono indicatori inequivocabili della destabilizzazione del Plator.
Le attività di monitoraggio, condotte nell’ambito di una convenzione tra ARPA Valle d’Aosta e ARPA Lombardia, proseguiranno nei prossimi anni con l’obiettivo di approfondire ulteriormente le dinamiche che riguardano la criosfera alpina e l’impatto del cambiamento climatico sullo stato e l’evoluzione dei versanti delle nostre montagne.