Arpa Lombardia in campo per controlli sempre più efficaci e all’insegna di una formazione continua per le aziende che operano nel campo ambientale. Queste in sintesi le azioni che l’Agenzia svolge in ambito ambientale e in applicazione della nuova normativa (Decreto Legislativo 12 luglio 2024, n. 103: “Semplificazione dei controlli sulle attività economiche”). Nel concreto, se durante le verifiche all’interno delle aziende vengono riscontrati illeciti amministrativi, la cui sanzione non supera i 5000 euro, viene applicata una prescrizione. L’imprenditore ha quindi venti giorni di tempo per sanare la situazione senza pagare la sanzione.
L’Agenzia lombarda è una delle prime in ambito nazionale ad aver dato applicazione al nuovo decreto, entrato in vigore lo scorso due agosto. Questo è stato possibile grazie a un gruppo di lavoro voluto dal direttore generale, Fabio Cambielli e coordinato dal direttore tecnico Controlli e Prevenzione del Rischio Antropico, Madela Torretta. Il team comprende tecnici esperti dei controlli, ma anche professionisti in ambito giuridico e legislativo.
Grazie a questo coordinamento centrale i dipartimenti di Arpa, braccio operativo dell’Agenzia, quando effettuano i controlli nelle aziende sono in grado di applicare da subito quanto previsto dalla legge. Per uniformare l’applicazione del documento, non solo nel territorio regionale, ma all’interno del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), le indicazioni applicative del testo sono state condivise con il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri (NOE) e con i Carabinieri Forestali.
Tra gli ambiti previsti dal documento, a titolo d’esempio:
- Emissioni in atmosfera (messa in esercizio di un impianto senza la preventiva comunicazione)
- Rifiuti (compilazione incompleta del Modello Unico di Dichiarazione Ambientale – MUD, registro di carico e scarico o formulario e mancata cancellazione dal PRA dei veicoli avviati alla demolizione)
- Agricoltura (registro delle distribuzioni dei fertilizzanti non aggiornato)
La norma prevede inoltre che entro il 30 giugno del 2025, ogni Pubblica amministrazione che effettua i controlli dovrà eseguire una ricognizione degli accertamenti effettuati negli ultimi tre anni evidenziandone gli esiti e riportando la percentuale delle irregolarità accertate. Il tutto dovrà essere trasmesso al Dipartimento della funzione pubblica. Parallelamente, l’Agenzia ha avviato una serie di incontri con le associazioni di categoria per illustrare gli esiti dei controlli passati. L’obiettivo è quello di illustrare alle imprese, le irregolarità più frequentemente riscontrate dai tecnici Arpa durante le attività di verifica, ovvero come prevenirle, il che si traduce in un maggior rispetto dell’ambiente.