Si è svolta a Milano l’11 e il 12 ottobre la IV edizione nazionale delle Giornate di Studio e approfondimento interagenziale “La caratterizzazione chimica del particolato atmosferico”, promosse da Arpa FVG e realizzata in collaborazione con Arpa Lombardia.
L’evento ha coinvolto circa 180 iscritti, provenienti da quasi tutte le Agenzie per la protezione dell’ambiente italiane, mentre i relatori, oltre che tecnici provenienti da dieci Agenzie, comprendevano anche docenti e ricercatori universitari.
L’evento si è articolato in due giornate di lavoro: la prima dedicata alla formazione, la seconda al confronto delle esperienze maturate nelle varie Agenzie.
La giornata di formazione è stata un’opportunità per approfondire le principali tecniche di rielaborazione dei dati, finalizzate sia alla caratterizzazione chimica del PM10 che all’individuazione del contributo delle diverse sorgenti.
La sessione pomeridiana è stata caratterizzata da esercitazioni guidate al PC, inerenti le tecniche trattate, ed è stata una utile occasione per verificare l’omogeneità del pretrattamento dei dati analitici effettuato nelle diverse Agenzie, tematica che era stata oggetto di un sondaggio, tenutosi nelle settimane precedenti l’evento.
La seconda giornata, organizzata in sessioni tematiche, ha permesso un confronto tra i risultati ottenuti dalle diverse Agenzie già attive sul tema, applicando le tecniche citate ai diversi casi studio regionali, diventati in tal modo una occasione per confrontare le modalità di approccio nei vari contesti locali.
Particolare interesse è stato suscitato da una sessione dedicata allo studio del particolato secondario organico, problematica particolarmente sentita nel bacino padano.
I lavori sono stati chiusi da una sessione incentrata sugli aggiornamenti degli effetti del lockdown sulla qualità dell’aria, in particolare sul confronto tra il lockdown del 2020 e le “zone rosse” nel 2021.
È auspicabile che il confronto interagenziale su questa importante tematica prosegua in futuro, con l’obiettivo di rendere sempre più diffusa e omogenea l’applicazione di queste tecniche nelle diverse Agenzie, nello spirito di collaborazione e dialogo tra le diverse realtà afferenti al Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente.