Dalle rilevazioni della stazione meteorologica di Arpa Lombardia posizionata nello storico quartiere di Brera, risulta che l’estate appena trascorsa ha fatto registrare una media delle temperature minime giornaliere pari a +22,2 °C, un valore che la posiziona al terzo posto tra le estati più calde degli ultimi 30 anni. Riguardo i valori massimi la media rilevata è di +31,0 °C,un dato quasi da record e più basso solamente di quello registrato nel 2003.
Le anomalie, non solo quella dell’estate 2019, meritano un approfondimento. Analizzando nel dettaglio gli ultimi 30 anni, si nota una costante anomalia positiva a partire dal 2006, con la sola eccezione del 2014 (i valori sono calcolati usando come riferimento il periodo 1981-2010). Altresì evidente è la crescita delle temperature massime, con una tendenza all’aumento di circa 0,8 °C /10 anni. Analogo risultato lo otteniamo per i valori minimi, con una crescita anche più evidente di oltre 1 °C /10 anni.
Molto caldo è risultato il mese di Giugno:
Temperatura media minima: 21.6 °C (2° più caldo dopo il 2003)
Temperatura media massima: 30.8 °C (2° più caldo dopo il 2003)
Anomalia temperature minime giornaliere su climatologia 81-2010: +3.6 °C
Anomalia temperature massime giornaliere su climatologia 81-2010: +3.9 °C
Registrati i record di temperatura minima e massima più alta per giugno con +27.5 °C e 36.9°C il giorno 27 .
Altalenante, rispetto alla media, il dato sulle precipitazioni.
Ad un giugno relativamente secco (31 mm in totale) sono seguiti un luglio lievemente superiore alla media (80 mm) e un agosto nuovamente al di sotto (53 mm). In totale sono caduti 164 mm.
I giorni piovosi (cumulata giornaliera superiore a 1 mm) sono stati 15, dato che si avvicina anche in questo caso alla media, pari a 17 circa. Inoltre, analizzando le estati passate non risultano trend di diminuzione o aumento. In classifica, il 2019 si piazza al 18° posto tra le estati più piovose degli ultimi 30 anni, e al 11° posto tra le più asciutte.
Cronaca degli eventi intensi
Sulla Lombardia, durante i tre mesi estivi alcuni passaggi perturbati sono risultati particolarmente intensi. Tra questi si evidenzia l’episodio del 9-12 giugno, con precipitazioni abbondanti sotto forma di rovescio e temporale sui settori prealpini.
In 18 ore – dalle h. 18 di martedì 11 alle h. 12 di mercoledì 12 – sono caduti: 163 mm a Campodolcino Alpe Motta (SO), 157,6 mm a Madesimo Spluga (SO), 209,2 mm a Premana (LC). Nelle 4 ore dalle 15 alle 19 UTC si sono rilevati i seguenti accumuli: 107,2 mm a Darfo Boario (BS), 83,4 mm a Costa Volpino (BS).
Segue l’episodio temporalesco del 6 agosto, quando sono state particolarmente colpite Alpi e Prealpi. Tra i dati registrati dalla rete pluviometrica si riportano quelli relativi all’area della Valsassina, stazione meteo di Premana (LC): 187.2 mm di pioggia registrata durante tutto l’evento (tra le ore 17 del 6/8 e le ore 18 del 7/8) di cui 108.8 mm in 1 ora tra le 18 e le 19 (ora solare) del 6 agosto, record per quanto riguarda la cumulata oraria registrata da una stazione pluviometrica della rete Arpa Lombardia.
Infine, si ricorda l’episodio temporalesco del 11-13 agosto con l’interessamento anche della Pianura: lungo il percorso del sistema temporalesco (supercella) da ovest verso est, sono state registrate raffiche superiori a 20 m/s, con punte fino a 28 m/s nel bresciano (Landriano -PV- 26,4 m/s; Brescia 25,5 m/s; Puegnago del Garda 28 m/s).
a cura di Davide Dalla Libera e Matteo Zanetti – Servio Idrometeorologico Arpa Lombardia
Trovo quanto meno riduttivo, analizzare l’andamento di quest’ultima estate, per l’intera regione (tranne che per la cronaca degli eventi intensi), considerare solo i dati della stazione di Milano Brera.
L’ osservazione non è scorretta. L’analisi è stata effettuata sulla stazione di Milano Brera perché possiede una delle serie più lunghe di dati meteorologici d’ Italia, e la più lunga in assoluto per quanto riguarda la Lombardia (la serie comincia ad inizio del ‘800). Naturalmente i valori assoluti possono discostare se si prende in considerazione l’intera regione, a differenza dell’andamento dei vari parametri (la tendenza all’aumento della temperatura e alla stazionarietà per quanto riguarda la pioggia). Inoltre, per analizzare le temperature rispetto alla media climatica di riferimento 1981-2010 sono necessarie serie storiche che coprano l’intero periodo, caratteristica di pochissime stazioni in regione. Sostanzialmente, l’andamento delle temperature per quanto riguarda la Pianura lombarda può essere rappresentato dalla stazione di Milano Brera.
Servizio idrometeorologico Arpa Lombardia