La pubblicazione di dati aperti, i cosiddetti open data, è un obbligo per la pubblica amministrazione, ma spesso questo è vissuto come l’ennesima incombenza a cui assolvere, senza la consapevolezza di quanto mettere a disposizione dati aperti fruibili e riutilizzabili possa essere importante per assicuare informazioni utili a tutti i cittadini. Questo dipende molto dal riuso che viene fatto dei dati aperti messi a disposizione dalle amministrazioni. In passato ne abbiamo parlato attraverso l’intervista ad un civic hacker, Matteo Tempestini, e presentando il sito www.opensoldipubblici.it.
Questa volta presentiamo un esempio di utilizzo degli open data in campo più propriamente ambientale, come sono gli inventari regionali delle emissioni in atmosfera.
Gli open data, in questo caso, sono stati resi disponibili da una iniziativa promossa dalla Regione Lombardia attorno agli anni 2000, denominata INEMAR (INventario EMissioni ARia), che ha portato alla realizzazione di un metodo di calcolo e del relativo software capace di stimare le emissioni di inquinanti in atmosfera. Grazie a INEMAR è possibile avere una panoramica territoriali di quali sono le zone con i maggior rilasci di emissioni inquinanti in atmosfera. Per ogni inquinante inoltre è possibile analizzare quali sono le attività economiche, agricole o industriali che contribuiscono maggiormente all’emissione.
Il sistema permette di stimare le emissioni dei principali macroinquinanti (SO2, NOx, COVNM, CH4, CO, CO2, N2O, NH3, PM2.5, PM10 e PTS), delle frazioni carboniose del particolato, degli idrocarburi policiclici aromatici, dei metalli pesanti e degli inquinanti aggregati (CO2eq, precursori dell’ozono e sostanze acidificanti) per numerosi tipi di attività e combustibili.
Il Wiki Fonti Inventari Emissioni di INEMAR è stato espressamente creato per favorire la condivisione e lo scambio delle informazioni necessarie per la redazione degli inventari delle emissioni in atmosfera, quali ad esempio le metodologie utilizzate, le modalità di reperimento degli indicatori di attività, le fonti e l’affidabilità dei fattori di emissioni utilizzati per le stime.
Inizialmente realizzato nel periodo 1999-2000 dalla Regione Lombardia, con una collaborazione della Regione Piemonte, dal 2003 è gestito e sviluppato da ARPA Lombardia. Dal 2006 il suo utilizzo è condiviso nel quadro di un accordo interregionale, per gli inventari delle emissioni di Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Puglia e le Provincie Autonome di Trento e di Bolzano. ARPA Lombardia partecipa alla convenzione con funzioni di supporto tecnico, formazione e coordinamento.
In particolare, Fabio Disconzi, attivista nel mondo degli opendata (è un comune cittadino, con competenze informatiche, la passione per l’analisi dei dati in particolare gli opendata), ha utilizzato i dati relativi al Veneto, prodotti grazie a INEMAR, e pubblicati (in formato csv) sul sito di Arpa Veneto: opendata INEMAR ARPAV.
Dopo averli un po’ modificati e messi in una struttura di database relazionale ne è uscito uno strumento ► “open-emissioni-aria” che permette di osservare in modo interattivo come sono distribuite le emissioni nelle regioni e nelle province. Per ogni comune inoltre è possibile andare in dettaglio e scoprire quali sono le attività che concorrono alle emissioni di un determinato inquinante.
Per ogni provincia della Regione Veneto una mappa interattiva e colorata permette di scoprire immediatamente dove ci sono le maggiori emissioni (in tonnellate o chilogrammi all’anno). La mappa può presentare i valori assoluti oppure considerando la popolazione residente i valori normalizzati “per abitante”.
Se si vuole focalizzare l’attenzione su un singolo comune, oltre alle tabelle numeriche ed ai grafici, open-emissioni-aria genera anche delle “treemap” che in un attimo riescono a far capire quali sono le attività maggiormente responsabili per le emissioni di un inquinante.