Radon indoor, mappati comuni lombardi in area prioritaria

La Lombardia, sulla base degli studi effettuati da Arpa, è fra le prime regioni italiane ad aver completato la prima ricognizione dei comuni classificati in area prioritaria a rischio Radon, in linea con quanto prescrive il Dlgs. 101/2020.

Il radon è un inquinante di origine naturale presente in maniera diffusa nell’ambiente e che, negli ambienti chiusi, può raggiungere livelli particolarmente elevati.

L’esposizione a elevate concentrazioni di radon per una durata prolungata nel tempo è correlata all’insorgenza di patologie tumorali ai polmoni.

Questa prima fase della ricognizione ha coinvolto i comuni in cui le concentrazioni di radon indoor sono mediamente più elevate, secondo i criteri stabiliti dal decreto stesso, che identifica in area prioritaria quelli in cui la stima della percentuale di edifici che supera il livello di 300 Bq/m3 è superiore al 15% (percentuale determinata con indagini o misure di radon effettuate o riferite o normalizzate al piano terra).
In questi comuni i datori di lavoro di attività con sede in ambienti al piano seminterrato o al piano terra dovranno effettuare misure della concentrazione media annua di radon e applicare azioni di risanamento nei casi di valori maggiori a 300 Bq/m3.

Regione Lombardia, in collaborazione con Arpa e le Aziende territoriali sanitarie, promuoverà iniziative di informazione e sensibilizzazione sui rischi associati all’esposizione al radon indoor in tutto il territorio regionale.

Per maggiori informazioni:

https://www.arpalombardia.it/temi-ambientali/radioattivita/il-radon/aree-prioritarie-rischio-radon/

Linee guida gas Radon Regione Lombardia

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