Il 18 luglio, nella sede della Procura generale presso la Corte d’Appello di Milano, siglato un importante protocollo d’intesa tra il Procuratore generale, le Procure del Distretto della Corte di appello di Milano, Arpa Lombardia, i Carabinieri del Noe e i Carabinieri forestali.
Si tratta di un’intesa che punta a facilitare le comunicazioni e la collaborazione tra gli uffici e rendere più agevole ed efficace l’interpretazione e l’applicazione della legge 68 del 2015, con particolare riferimento alle procedure estintive delle contravvenzioni ambientali. L’obiettivo è quello di introdurre una sempre maggiore efficienza in termini di prevenzione in relazione a quelle attività illecite che hanno conseguenze dirette non solo sull’ambiente e la salute dei cittadini ma anche in termini di snellimento delle procedure.
<La firma di oggi – spiega il Procuratore generale di Milano, Roberto Alfonso – assume una valenza specifica perché si inquadra in un più incisivo contrasto per assicurare la legalità e la correttezza delle attività in campo ambientale>.
<Questo Protocollo d’intesa – evidenzia Michele Camisasca, direttore generale di Arpa – è un’ottima notizia che vede la nostra Agenzia giocare un ruolo di primo piano nella tutela del nostro patrimonio ambientale grazie all’impegno di tutti i nostri operatori alcuni dei quali hanno la qualifica di Upg>. <Come Arpa – aggiunge ancora Camisasca – intensificheremo il supporto a favore dell’Autorità giudiziaria per l’applicazione di una normativa che sta portando significative novità nella direzione del rispetto dell’ambiente>.
<Anche i Carabinieri forestali e del Comando tutela ambientale rafforzeranno, grazie al protocollo, azioni di contrasto degli illeciti ambientali in piena sinergia istituzionale con tutti i firmatari>, sottolineano il Generale Simonetta De Guz, Comandante Regione Carabinieri Forestale Lombardia e il Maggiore Massimiliano Corsano, Comandante del Gruppo carabinieri per la tutela dell’ambiente di Milano.
<Questa intesa profila una modalità di azione comune che consente di unire, in un percorso definitivo e con tempi certi, l’individuazione di un reato ambientale e la risoluzione del danno provocato>, spiega invece il presidente dell’Arpa, Bruno Simini.
La collaborazione si concentrerà soprattutto sui pareri tecnici sulla sussistenza di danni ambientali, la definizione degli interventi utili per ripristinare l’area oggetto dell’illecito, la successiva verifica del risanamento come anche il delicato tema delle prescrizioni.
Il protocollo di intesa porta la firma non solo del Procuratore Generale di Milano ma di tutti i Procuratori della Repubblica del distretto di Milano: Milano, Monza, Pavia, Lodi, Busto Arsizio, Varese, Como, Lecco, Sondrio.