La Regione Marche ha prodotto un report che stima l’esposizione ad alcuni contaminanti atmosferici (PM2,5 e NO2) delle popolazioni residenti nelle aree interessate da pressioni ambientali, e quindi consente una più accurata valutazione delle esposizioni della popolazione residente nella stesura delle relazioni che compongono l’istruttoria dei procedimenti autorizzatori ambientali.
La salute pubblica è una delle componenti che per obbligo di legge deve essere analizzata in uno studio di impatto ambientale; a tale proposito, negli studi/rapporti inseriti nelle istruttorie dei procedimenti autorizzatori ambientali (VIA, VAS, AIA), ai proponenti spetta, ad esempio, indicare dati inerenti gli inquinanti atmosferici tali da rappresentare la qualità dell’aria della zona in cui si inserisce l’opera da valutare.
Già nelle “Linee guida per la valutazione integrata di impatto ambientale e sanitario (VIIAS) nelle procedure di autorizzazione ambientale (VAS, VIA e AIA)”, pubblicate dal Consiglio federale del Sistema agenziale (ora Snpa) nell’anno 2016, e nella successiva integrazione operativa (esperienza regionale aggiornata da ultimo nel luglio 2017) prodotta dal Servizio epidemiologia ambientale Arpam (SEA)/Osservatorio di epidemiologia ambientale della Regione Marche (OEA), emergevano però, tra le criticità segnalate, difficoltà a raccogliere informazioni sufficienti e rappresentative dello stato della qualità dell’aria del sito interessato al piano/progetto/impianto sottoposto ad autorizzazione da parte dei proponenti, i quali, in genere, riportano dati estratti da stazioni di monitoraggio prossime al sito, ma spesso poco rappresentative per caratteristiche e localizzazione, o risultati di campagne di misura in loco di durata insufficiente per rappresentare periodi estesi (anno).
Avvalendosi dei risultati di un vasto studio di comparazione di fonti dati sulla contaminazione atmosferica a livello continentale condotto da un team coordinato dall’Imperial College di Londra, il SEA/OEA ha prodotto a questo proposito un documento, redatto con riferimento alla regione Marche, il cui obiettivo è contribuire alla descrizione della qualità ambientale attraverso una stima dell’esposizione ad alcuni contaminanti atmosferici (PM2,5 e NO2) delle popolazioni residenti nelle aree interessate da pressioni ambientali, e quindi consentire una più accurata valutazione delle esposizioni della popolazione residente nella stesura delle relazioni che compongono l’istruttoria dei procedimenti autorizzatori ambientali.
Il documento Valutazione delle esposizioni a contaminanti atmosferici della popolazione residente nella regione Marche prende avvio dalla disponibilità dei dati censuari di popolazione per sezione di censimento e dalla stima delle esposizioni ricavata dallo studio anglosassone, integrando dati ricavati da più fonti ad una riaggregazione dei dati di popolazione per comune e per regione che ha permesso di valutare la popolazione comunale e regionale per genere e classe di età esposta ai diversi livelli di contaminanti atmosferici.
Il lavoro, che sarà costantemente aggiornato con la disponibilità di nuove e più accurate modellistiche e che può costituire un modello per iniziative analoghe in altre regioni, rende disponibili e liberamente consultabili i dati di esposizione stimati per sezione di censimento della regione Marche, cosicché possano essere immediatamente utilizzati nella valutazione delle esposizioni negli studi di epidemiologia ambientale e nelle rappresentazioni di background all’interno delle procedure valutative degli impatti sulla salute negli interventi ambientali.
Tra i risultati emersi, infine, può essere utile segnalare che, nell’anno 2010, ben il 99,7% della popolazione di età 0-14 anni della regione Marche (versus il 99,5% della popolazione regionale totale) è risultato esposto a concentrazioni atmosferiche medie annuali di PM2,5 superiori a 10 µg/m3; il valore massimo stimato di NO2 è risultato invece inferiore ai valori guida OMS di 39 µg/m3.
A cura del Servizio epidemiologia ambientale Arpam/Osservatorio epidemiologico ambientale Regione Marche