Illustrato il 28 gennaio dal Direttore Generale Giancarlo Marchetti, alla presenza dell’Assessore regionale all’Ambiente Stefano Aguzzi, il bilancio operativo delle attività svolte dall’ARPAM nell’anno 2020, un anno nel quale, seppur segnata come tutto il Paese dal lockdown e dalle successive prolungate restrizioni finalizzate al contenimento della pandemia da SARS-CoV2, l’Agenzia ha saputo, potenziando la propria capacità organizzativa, raggiungere risultati di tutto rispetto nell’impegno della tutela dell’ambiente e del suo impatto sulla salute delle persone.
“Si rinnova l’appuntamento di inizio anno per rendere pubblici i risultati delle attività dell’Agenzia. – ha detto Marchetti – Siamo una Pubblica Amministrazione e quindi concetti come “accountability” per noi si traducono come una forma di rispetto verso i nostri interlocutori privilegiati, cittadini in primo luogo, imprese e le altre pubbliche amministrazioni, ai quali diamo conto delle nostre attività.
Ringrazio sentitamente l’Assessore regionale Stefano Aguzzi per la sua presenza, segnale di vicinanza e attenzione alle nostre attività e alla tutela ambientale, che rimane la nostra missione.
Se il 2019 è stato un anno di grande crescita per tutte le attività dell’ARPAM. I numeri del 2020 testimoniano quanto l’Agenzia sia rimasta sempre operativa e presente sin dai primi giorni di crisi, senza mai interrompere i propri servizi e anzi ampliandoli, come nel caso della produzione di soluzione disinfettante fornita gratuitamente alle Forze dell’ordine e alla Sanità marchigiane”.
Sono state addirittura in aumento (+11%) rispetto all’anno precedente, ad esempio, le 3.271 redazioni di pareri (AIA/AUA/VIA/VAS e sulle diverse matrici ambientali) e l’attività di supporto tecnico-scientifico agli enti locali, mentre si è sostanzialmente mantenuto costante il regime dei sopralluoghi per controlli ambientali e ispezioni (2.236) e si osserva una lieve flessione il numero dei campioni (18.258) esaminati dalla nuova organizzazione del Laboratorio Multisito, avviata in via sperimentale a fine 2019 ed entrata pienamente a regime proprio nei primi mesi del 2020.
A causa del lockdown, delle restrizioni alla mobilità, alla chiusura di molte attività produttive, nonché della naturale necessità di garantire al personale condizioni di lavoro in piena sicurezza, hanno registrato un calo nel 2020, mantenendo comunque grandezze di tutto rispetto, i monitoraggi sulle acque (4.791), in particolare quelle dolci superficiali, e l’attività di verifica impiantistica negli ambienti di vita e lavoro (5.806).
Tutti in aumento, invece, i dati relativi al monitoraggio della matrice ARIA, dove crescono il numero delle stazioni di rilevamento (20) e degli analizzatori (110), cui si aggiungono i 34 polverimetri installati ad Ancona, Falconara Marittima, Pesaro e Fano e le 6 postazioni del progetto Odor.Net.
ARPAM_2020_PPTNumeri che naturalmente vanno contestualizzati in seno alle condizioni verificatesi nel 2020, contrassegnato in modo particolare dal lockdown prima e dal permanere successivo di molte restrizioni che, seppur meno severe, non hanno mancato di incidere anche sull’organizzazione del lavoro dell’Agenzia, che ad esempio ha visto il 50% delle ore di lavoro in smart working concentrate nel solo periodo 16 marzo-2 giugno. Per i risultati conseguiti, Marchetti non ha inoltre mancato di ringraziare tutte le collaboratrici e i collaboratori che lavorano in ARPAM, ricordando quanto si siano sempre prodigati per rispondere in modo impeccabile alle sollecitazioni dei nostri stakeholders e di tutta la collettività marchigiana.
“Un risultato di tutto rispetto e che richiama la nostra ferma volontà di testimoniare vicinanza a imprese e cittadini – ha sottolineato il Direttore Marchetti – è stato per noi l’enorme incremento delle iniziative di comunicazione dell’Agenzia, pressoché raddoppiate nell’anno appena trascorso, con le quali attraverso il sito, i canali social ed il portale del Sistema Nazionale SNPA, ci siamo impegnati a dare costantemente conto dei risultati analitici, dei monitoraggi, degli esiti delle molte campagne messe in atto. Basti pensare, a questo proposito, a quanto il sistema di monitoraggio dei fenomeni odorigeni Odor.Net sia ormai diventato un modello di riferimento nazionale, ma soprattutto all’energia profusa e all’autorevolezza che tutta la stampa, locale e nazionale, ci ha riconosciute nell’occasione dell’incendio al Porto di Ancona dello scorso 16 settembre, durante il quale abbiamo analizzato centinaia e centinaia di parametri informando autorità e cittadini in tempo reale sui risultati e sui loro possibili effetti per la salute”.
Attività, questa, che annovera nel 2020, fra le altre cose, la pubblicazione di 191 articoli e notizie, 19 report ambientali e 571 bollettini periodici tematici, cui si sono aggiunti 8 eventi formativi a carattere anche nazionale e che non ha dimenticato la propria importante funzione di educazione ambientale producendo in proprio, con un particolare pensiero rivolto alla didattica a distanza, una serie di video divulgativi sulla gestione e protezione dei fiumi marchigiani.
Come ha ricordato l’Assessore regionale all’Ambiente, Stefano Aguzzi “l’anno appena iniziato sarà un momento di profonda trasformazione dell’Agenzia, impegnata nella piena transizione al nuovo modello organizzativo, al completamento del Catalogo regionale dei Servizi e delle Prestazioni e dei LEPTA regionali, e molto altro. Sosterremo l’ARPAM nella sua preziosa opera di tutela dell’ambiente, nei suoi progetti e nella sua indubbia crescita, sicuri di quanto lo sviluppo delle sue conoscenze e professionalità possa contribuire a valorizzare sempre più la regione Marche”.
Lo sguardo dunque non è solo al passato, e per l’ARPAM il futuro è già iniziato. Nel corso della conferenza stampa è stata infatti presentata anche l’ultima iniziativa di comunicazione ambientale dell’ARPAM: la nuova sezione del sito dedicata agli indicatori ambientali, indirizzata a rappresentare in forma sintetica la qualità specifica di determinati aspetti ambientali e la loro evoluzione nel tempo. Pubblicando, secondo un calendario specifico, i dati sullo stato dell’ambiente e le informazioni sulle pressioni ritenute più rappresentative dell’attività dell’Agenzia, l’ARPAM intende con questa nuova opera di divulgazione, in adesione agli scopi indicati dall’Agenzia Europea dell’Ambiente, fornire informazioni semplici e chiare ai decisori e ai cittadini, utili ad analizzare i progressi nelle politiche ambientali, evidenziare i fattori chiave che determinano lo stato dell’ambiente e monitorare la direzione intrapresa verso la sostenibilità ambientale.