Rifiuti 2021: nelle Marche ancora un passo avanti nella raccolta differenziata

Già al quarto posto in Italia nel 2020, le Marche raggiungono un nuovo traguardo per la raccolta differenziata, che nel 2021 cresce di un’altra fazione percentuale raggiungendo il nuovo record regionale del 72,20%.

Questo il dato elaborato dalla Sezione Regionale del Catasto Rifiuti dell’ARPAM, che ha presentato alla Regione i risultati ottenuti dai Comuni marchigiani nell’anno 2021.

A livello provinciale, l’incremento maggiore si è registrato nel territorio di Pesaro-Urbino (+ 1,3%) mentre Macerata, che rimane la provincia più virtuosa con ben il 74,56% di raccolta differenziata, registra un lieve decremento rispetto all’anno precedente, così come la provincia di Ascoli Piceno.

Andamento della raccolta differenziata nelle Marche 2012-2021

Tra le frazioni di raccolta differenziata è l’organico ad occupare la prima posizione, seguito dalla carta, dal verde e dal vetro; negli anni 2020 e 2021 compaiono tra le tipologie anche i rifiuti da COVID-19, differenziati ulteriormente rispetto ai consueti materiali dopo i necessari trattamenti sanificanti in seno alle misure antipandemiche varate durante lo stato di emergenza.

Oltre che avere una importante influenza sulla protezione dell’ambiente e sul risparmio di materie prime, il raggiungimento di maggiori standard quantitativi e qualitativi di raccolta differenziata impatta anche sul piano finanziario; essi infatti concorrono a determinare in misura inversamente proporzionale l’ammontare dell’ecotributo dovuto dai Comuni alla Regione per il conferimento in discarica dei rifiuti, oltre che definire maggiori quote di erogazione dei contributi ai comuni da parte dei consorzi di filiera CONAI, con conseguentemente impatto sulle tariffe applicate agli utenti.

Di diversa natura, ma pur sempre significativo, il contributo offerto persino dalla raccolta dei rifiuti da “utenze Covid”, che ha reso possibile produrre un contributo ambientale positivo grazie al recupero energetico ottenuto attraverso l’incenerimento presso gli appositi impianti di termodistruzione.

Impegnarsi sempre più nel differenziare i rifiuti è quindi una buona abitudine da coltivare e sviluppare nel tempo. Le occasioni non mancano di certo, se pensiamo che oggi come oggi quasi tutto può essere riciclato: dalla carta alla plastica, al vetro, metalli, pile e batterie, oli, etc., senza trascurare la frazione organica e, infine ma non senza rilevanza, le macerie provenienti dalle aree colpite dal sisma.

Infine, nel 2021 nelle Marche è tornata a crescere, dopo il decremento registrato nel 2020 prevalentemente dovuto agli effetti del lockdown e in generale delle restrizioni dovute alla pandemia da SARS-COV19, il volume totale dei rifiuti prodotti nelle Marche, che, pur rimanendo nettamente inferiore a quello del 2019 (792.644 tonnellate), nel 2021 raggiunge le 776.770 tonnellate registrando un + 2,74% sull’anno precedente.

Cresce analogamente il dato dei rifiuti pro-capite, che con 518 kg/anno torna quasi ai livelli del 2019 (520 kg) e segna un + 3,67% rispetto al 2020 (499 kg).

Tutti i dati relativi alla raccolta rifiuti e raccolta differenziata 2021 sono disponibili sul sito web dell’ARPAM, in formato aperto ed elaborabile, alla pagina aggiornata del corrispondente indicatore ambientale.


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