Se consultare ogni giorno i dati sulla qualità dell’aria o sfogliare ogni settimana i bollettini sulla presenza di pollini e spore possono offrire la fotografia istantanea della condizione ambientale del territorio, non sempre sono azioni sufficienti a consentire di leggere e comprenderne appieno lo stato complessivo dell’ambiente e la sua evoluzione nel tempo.
Per questo ARPA Marche ha inaugurato all’inizio di questo 2021 una nuova sezione del sito istituzionale interamente dedicata agli indicatori ambientali, dati significativi raccolti in un vero e proprio “cruscotto” che permette, con un linguaggio semplice ed immediato che compara gli andamenti delle diverse fonti di pressione in determinati periodi di tempo, una lettura a tutto tondo dei dati ambientali della regione.
“È una scelta, un obiettivo, – spiega il Direttore dell’ARPAM Giancarlo Marchetti – per mettere in grado davvero tutti di comprendere quali siano le caratteristiche, le particolarità e finanche i rischi che contraddistinguono l’ambiente marchigiano. Alle soglie della rivoluzione che ci aspetta con l’approvazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), centrato in larga parte sulla transizione ecologica, sono particolarmente convinto che operare per migliorare sempre più la corretta informazione e conoscenza di questi temi sia una leva necessaria, se non imprescindibile, per coinvolgere cittadini e imprese e accrescere la coscienza sociale sulle sfide che ci aspettano”.
Dopo un primo set di indicatori, resi disponibili lo scorso mese di gennaio, dedicati all’amianto, ai siti contaminati, scarichi idrici, emissioni in atmosfera e campi elettromagnetici, l’ARPAM pubblica ora i dati sulla qualità dell’aria riferiti alle polveri sottili (PM10 e PM2,5) e agli ossidi di azoto (NOx), rendendo disponibili in formato aperto, oltre alla georeferenziazione dei punti di campionamento, le concentrazioni medie, il numero dei superamenti dei limiti fissati dalle norme e i trend per anno solare e per stazione riferiti al periodo 2015 – 2020.
Diventa così immediatamente evidente come la qualità dell’aria nella regione sia sensibilmente migliorata nel corso degli ultimi anni, ad esempio per quanto riguarda la presenza del particolato PM10, che è passata da una concentrazione media regionale di 24 ug/m3 nel 2015 ai 21 ug/m3 nel 2020 e soprattutto da un numero medio di sforamenti del limite di legge (35/anno) quasi dimezzato negli stessi 6 anni, o scoprendo che nelle Marche il limite di legge della concentrazione media annuale di NO2 non è mai stato superato.
Il popolamento degli Indicatori Ambientali sul sito dell’ARPAM, che segue un calendario predeterminato aggiornato annualmente, continuerà già in questo mese di marzo 2021 con la pubblicazione dei dati aerobiologici sui Pollini e proseguirà nei prossimi mesi con le Acque Superficiali, i Rifiuti Urbani e tutte le informazioni su Mare, Balneazione e Ozono a partire dall’inizio della stagione estiva.
Tutti i dati sono consultabili e scaricabili in formato aperto dal sito di ARPA Marche alla pagina https://www.arpa.marche.it/indicatori-ambientali.